Attualità Italiana

Chiusura negozi domenica e festivi: ecco quali sono le nuove regole

La Lega e il M5S hanno trovato un accordo per quanto riguarda la chiusura dei negozi la domenica e i festivi. Multe salate per chi non rispetta le regole

chiusura negozi domenica festivi

Arrivano nuove regole relative alla chiusura dei negozi la domenica e i giorni festivi. A quanto pare il M5S e la Lega hanno raggiunto un accordo. Mentre la Lega voleva un massimo di otto aperture nel fine settimana, il Movimento voleva limitare l’apertura domenicale al 25% dei negozi. Ora le attività possono lavorare 26 domeniche su 52 per quanto riguarda tutto il territorio nazionale. Il testo contenente le nuove regole sulla chiusura dei negozi la domenica e i festivi, è stato depositato presso la commissione Attività produttive della Camera dal relatore della Lega Andrea Dara.

CHIUSURA NEGOZI DOMENICA E FESTIVI, QUALI SONO LE NUOVE REGOLE DA SEGUIRE PER I COMMERCIANTI

Per quanto riguarda la chiusura domenicale dei negozi, il M5S e la Lega hanno trovato un accordo che accontenta più o meno tutti. Dunque gli esercizi commerciali potranno rimanere aperti 26 domeniche su 52 totali, dunque per la metà delle domeniche. Per quanto riguarda le 12 festività nazionali, è prevista la chiusura dei negozi ma sono concesse delle deroghe per massimo 4 giorni di apertura. Questi dovranno essere stabiliti su base regionale.

QUALI NEGOZI POSSONO RIMANERE APERTI LA DOMENICA E I FESTIVI

Differente è la questione per i negozi che si trovano nei centri storici, ai quali non si applica il divieto. Le attività di tipo commerciale possono dunque restare aperte tutte le domeniche ma non nei giorni festivi. I negozi al di fuori del centro storico ricevono lo stesso trattamento. Nei paesi con un massimo di 10mila abitanti hanno il permesso di rimanere aperti i locali fino ai 150 metri quadri. Nei comuni con più di 10mila abitanti, invece, saranno aperti i negozi fino ai 250 metri quadri.

Possono rimanere sempre aperti gli esercizi interni a complessi turistici, villaggi, campeggi, ma anche quelli di rivendita di generi di monopolio. Stessa possibilità la hanno gli esercizi di vendita al dettaglio nelle aree di servizio che si trovano lungo le autostrade, presso le stazioni aeroportuali, marittime, ferroviarie. Possono rimanere aperti librerie, giornalai, gelaterie, rosticcerie, gastronomie, pasticcerie e gli esercizi specializzati nella vendita di bevande. Stesso discorso vale per chi vende piante, fiori, articoli per il giardinaggio, mobili, nastri magnetici, dischi, musicassette, videocassette, oggetti d’antiquariato, opere d’arte, cartoline, stampe, articoli da ricordo e artigianato locale.

I commercianti hanno l’obbligo di rispettare queste regole. In caso contrario si rischiano delle multe salate che vanno dai 10mila ai 60mila euro. In caso di recidiva, l’importo raddoppia. Dunque i commercianti dovranno stare molto attenti a rispettare le nuove norme.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.