Attualità Italiana

Garlasco News, oggi inizia la caccia a ignoto 3 anche sui reperti della spazzatura

Le ultime news sul caso Garlasco e l'omicidio di Chiara Poggi: si riparte con la spazzatura, si cercano tracce di ignoto 3?

chiara poggi spazzatura

Garlasco, 23 luglio 2025 – Un nuovo tassello si aggiunge al lungo e intricato caso dell’omicidio di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella sua abitazione di via Pascoli a Garlasco il 13 agosto 2007. È fissata per oggi alle ore 11, presso il Tribunale di Pavia, l’udienza davanti alla giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli per conferire l’incarico al dattiloscopista Domenico Marchigiani. L’obiettivo: cercare impronte digitali latenti su alcuni oggetti appartenenti alla spazzatura raccolta nella villetta la mattina del delitto. E ovviamente, a questo punto delle indagini, cercare anche Ignoto 3, dopo le recenti scoperte.

Garlasco News: è caccia a Ignoto 3 nella spazzatura

Si tratta, in particolare, di un’etichetta in carta arancione Estathé, di un sacchetto della spazzatura, di un sacchetto di biscotti e di un sacchetto di cereali. Reperti apparentemente banali, ma che potrebbero rivelarsi determinanti. “Tecniche di laboratorio idonee alla esaltazione di eventuali impronte latenti” – si legge nel provvedimento firmato dalla giudice il 17 luglio – saranno utilizzate per esaminare questi oggetti nell’ambito dell’incidente probatorio attualmente in corso.

Gli accertamenti si concentrano sulla possibilità di confermare se, effettivamente, solo Chiara Poggi e l’allora fidanzato Alberto Stasi abbiano maneggiato i rifiuti, come finora suggerito dalle analisi genetiche condotte dalla biologa forense Denise Albani. Le tracce finora rilevate, infatti, parlano chiaro: DNA della vittima presente su Fruttolo e sacchetti, mentre la cannuccia della bevanda Estathé al gusto pesca porta il profilo genetico di Stasi.

Del tutto assente, almeno fino a questo momento, il profilo genetico del nuovo indagato Andrea Sempio, trentasettenne amico di Chiara e già coinvolto in fasi precedenti dell’indagine. Sempio è ora formalmente accusato di concorso nell’omicidio della ragazza, insieme ad “altri soggetti o con Alberto Stasi”, come indicato nel capo d’imputazione, per aver colpito Chiara con reiterati colpi inferti con un oggetto contundente.

A più di un mese dall’avvio dell’incidente probatorio, nessuna delle oltre 60 impronte trovate nella villetta risulta riconducibile a Sempio. Rimangono da analizzare i frammenti delle unghie della vittima, ma qui si apre un nuovo fronte di discussione: il materiale è stato completamente utilizzato nella perizia genetica disposta dalla Corte d’Appello bis e affidata al professor Francesco De Stefano, il quale – con l’assenso dei consulenti di parte, incluso quello di Stasi – concluse che nessuna delle tracce fosse attribuibile con certezza a un soggetto identificabile.

I nuovi accertamenti dattiloscopici, dunque, rappresentano forse l’ultima possibilità per fornire elementi oggettivi a sostegno delle varie ricostruzioni in campo. Intanto, il caso Garlasco resta uno dei cold case più controversi e seguiti d’Italia, con ancora molte domande in cerca di risposte. E la caccia a ignoto 3, dopo il dna trovato sulla garza usata per i prelievi nella bocca di Chiara in sede autoptica, apre a nuove piste e nuovi scenari.

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