Identificato il cadavere ritrovato a Roma: è di Emanuela Ruggeri
Le ultime notizie da Roma: è di Emanuela Ruggeri il cadavere ritrovato ieri tra le sterpaglie
Roma – È stato identificato nella tarda serata di ieri, domenica 20 luglio, il corpo senza vita rinvenuto in via del Mandrione, nella zona sud-est della Capitale. Si tratta di Emanuela Ruggeri, la 32enne scomparsa alcuni giorni fa dal quartiere Colli Aniene. A confermare la drammatica notizia è stata dapprima la madre della giovane e poi la Polizia di Stato, a seguito del riconoscimento avvenuto grazie ad alcuni tatuaggi distintivi presenti sul corpo della vittima.
Emanuela Ruggeri è stata identificata grazie ai tatuaggi
Determinanti per l’identificazione di Emanuela Ruggeri sono stati i numerosi tatuaggi: un fungo e il numero 666 impressi sul braccio sinistro, la lettera “D” sull’indice della mano sinistra e una mezza luna con un punto tatuata sul dorso delle mani vicino al pollice. Dettagli che non hanno lasciato dubbi agli investigatori, i quali hanno poi contattato la famiglia per la conferma ufficiale.
La conferma del IV Municipio
A dare voce al dolore della comunità è stato anche il presidente del IV Municipio di Roma, Massimiliano Umberti, che nelle scorse ore aveva rilanciato l’appello per ritrovare la giovane. “La notizia che non avrei mai voluto dare”, ha scritto in un post su Facebook, “la ricerca di Emanuela è tristemente terminata. A nome di tutta la comunità del IV Municipio porgo le più sentite condoglianze alla sua famiglia, alla quale mi stringo forte”.
Emanuela Ruggeri era scomparsa il 14 luglio
Emanuela si era allontanata volontariamente dalla sua abitazione nella serata di domenica 14 luglio, intorno alle 20:30. Il giorno seguente, il 15 luglio, è arrivato alla madre un ultimo messaggio dal suo cellulare, che si è poi spento definitivamente. Da quel momento, amici e familiari avevano iniziato a diffondere appelli sui social per tentare di rintracciarla.
Il ritrovamento in via del Mandrione
Il corpo è stato rinvenuto nella serata di ieri, tra i cespugli che costeggiano la storica via del Mandrione, non lontano dagli archi dell’Acquedotto Felice. Emanuela indossava una maglietta nera, dei leggins neri e ciabatte infradito maculate. Il corpo, purtroppo, era già in avanzato stato di decomposizione, segno che il decesso potrebbe risalire a diversi giorni prima.
Indagini in corso
Sul caso stanno indagando gli agenti della Squadra Mobile e della Scientifica, coordinati dalla Procura di Roma. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, compresa quella di un gesto volontario o dell’intervento di terzi. Sarà l’autopsia, disposta nelle prossime ore, a fare chiarezza sulle cause della morte.