Attualità Italiana

L’arma usata per uccidere Chiara Poggi era un oggetto in uso ad Andrea Sempio? De Rensis commenta

Nuove indiscrezioni sul delitto di Garlasco: 18 anni dopo l'omicidio di Chiara Poggi si parla dell'arma che potrebbe esser stata usata per uccidere la ragazza

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Si torna a parlare dell’omicidio di Chiara Poggi e dell’arma del delitto. Un piccolo oggetto di difesa personale, un Baby Tonfa, potrebbe riaprire il caso del delitto di Garlasco. Si tratta di uno strumento solitamente in plastica o metallo, utilizzato per l’autodifesa e facilmente agganciabile a un mazzo di chiavi. Secondo la docente di Medicina legale dell’Università di Roma Tor Vergata, Luisa Regimenti, quest’arma sarebbe “perfettamente compatibile” con un foro individuato sulla tempia di Chiara Poggi durante l’autopsia.

Come riportato da Il Tempo, il Baby Tonfa è uno strumento usato da chi pratica Krav Maga, un sistema di combattimento che veniva esercitato proprio da Andrea Sempio, l’unico indagato attualmente per l’omicidio. Facciamo subito una precisazione: le notizie arrivate oggi alla stampa si basano in parte su indiscrezioni che racconterebbero quello che potrebbe esser stato scoperto in questi mesi.

Chiara Poggi ultime notizie: uccisa con un’arma in uso a Sempio?

Regimenti, studiando la documentazione autoptica e la scena del crimine, era già giunta in passato a conclusioni simili a quelle oggi emerse dalla nuova consulenza dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo: l’ipotesi che il delitto sia avvenuto in più fasi, con tempi dilatati e forse con più persone coinvolte. La docente ha inoltre descritto le terribili sevizie subite da Chiara, tra cui il foro sulla tempia e il taglio simmetrico delle palpebre, lesioni che suggeriscono l’intervento di strumenti diversi e di mani esperte.

Mi sono interrogata a lungo su quella ferita”, ha raccontato Regimenti. “Le caratteristiche della lesione – poco profonda e rotondeggiante – mi hanno spinto ad approfondire. Quando ho osservato il Baby Tonfa, piccolo, metallico e con contorni tondeggianti, non ho avuto più dubbi: è perfettamente compatibile con la ferita nella regione temporale della povera Chiara”.

Nel frattempo, la Procura di Pavia ha incaricato la dottoressa Cristina Cattaneo di condurre nuove verifiche sulle cause della morte di Chiara Poggi, nell’ambito delle indagini su Sempio. L’uomo è stato convocato all’Istituto di Medicina legale di Milano per accertamenti antropometrici. Il nodo principale resta l’orario del decesso: secondo quanto emerso in 18 anni di indagini e processi, sono otto le fasce orarie ipotizzate, tutte comprese tra le 7.00 e le 12.30 del mattino del 13 agosto 2007.

Un nuovo dettaglio, dunque, potrebbe cambiare ancora una volta la prospettiva su uno dei casi più controversi della cronaca italiana, riaccendendo le speranze di arrivare – dopo quasi due decenni – alla verità sulla morte di Chiara Poggi.

A commentare la notizia di questa arma in uso ad Andrea Sempio, che a quanto pare aveva tra i suoi oggetti questo ( e ribadiamo, si tratta anche in questo caso di indiscrezioni) è stato tra gli altri anche l’avvocato de Rensis che ha detto a Storie Italiane di non voler dire nulla in merito a questa tematica ma di essere pronto a commentare solo quando ci saranno cose concrete in questo senso.

Il Baby Tonfa non è tipico delle arti marziali tradizionali orientali (come karate o judo), ma è diffuso nei sistemi moderni di autodifesa, soprattutto nel Krav Maga e nell’addestramento operativo per la sicurezza personale. Secondo quanto emerso da indiscrezioni di stampa, non confermate in nessun modo e anzi, anche smentite da uno dei consulenti di Andrea Sempio, all’epoca l’indagato, ne possedeva uno. Notizie che però non trovano nessun riscontro. Nelle prossime ore però ci potrebbero essere novità importanti su quelle che sono state alcune delle conclusioni della dottoressa Cattaneo circa l’omicidio di Chiara Poggi: dall’orario alla scena del crimine, alle al numero di persone presenti in quella casa.

Quest’oggetto non era invece in uso a quanto pare, della famiglia Poggi e dunque, se fosse stato davvero usato per uccidere Chiara Poggi, considerando che l’assassino per la giustizia italiana è Alberto Stasi, significherebbe che l’avrebbe portato da casa ( se mai ne avesse avuto uno). Ma come sappiamo, il delitto di Garlasco è un delitto di impeto, dunque Stasi non avrebbe portato con se nessuna arma.

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