Attualità Italiana

Le nuove mappe della villetta Poggi, il drone, il laser: una nuova teoria per l’omicidio di Chiara?

Il Ris torna nella villetta di Chiara Poggi per una nuova triangolazione delle tracce, sia di sangue che di dna. Nuovi strumenti, per nuove teorie?

villetta poggi

Non si sbilanciano i legali di Alberto Stasi e di Andrea Sempio, anche se è chiaro che i due hanno una idea molto diversa di quello che è successo in casa di Chiara Poggi il giorno in cui è stata uccisa. L’avvocatessa, presente oggi sul posto, ha spiegato quello che è stato fatto nella villetta di famiglia. L’avvocato De Rensis, che invece non è stato convocato insieme alla sua collega in quanto legale difensore di Stasi, pensa che ci sia altro da dimostrare. Lo ripete da mesi: la convinzione che in quella casa, non ci sia stata solo una persona quando Chiara è stata uccisa. I nuovi rilievi del Ris vanno in questa direzione? C’è l’idea che nella villetta ci fossero altre persone? Che siano uscite da un’altra porta, un altro cancello?

18 anni dopo nella villetta dei Poggi: che cosa si cerca

L’avvocatessa Taccia ha spiegato che cosa è successo oggi nella villetta della famiglia Poggi: “una triangolazione delle tracce, non solo di sangue”.

“Io non so se ipotizzano una diversa dinamica dell’omicidio, mi hanno detto che cercheranno di posizionare al millimetro tutto. Faranno una mappa in 3d della casa. Questa cosa non era stata fatta ma comunque oggi ci sono delle nuove tecnologie. Hanno poi fatto anche un piano dell’esterno con il drone. I genitori di Chiara sono stati gentili e disponibili come sempre, non ci sono stati problemi” ha spiegato Angela Taccia. Tutto servirà dunque, grazie al laser scanner, per riposizionare tracce ematiche e impronte, lì dove erano state rinvenute 18 anni fa.

Un commento anche da parte dell’avvocato de Rensis in tv. Che tipo di verità si sta cercando? “Sappiamo che questa indagine ha delle fondamenta piuttosto solide, ricordiamo che c’era il numero 1 in Italia dei Ris specializzato in questo tipo di ricostruzione, bisogna essere bravi nel rispettare anche la famiglia di Chiara Poggi, una famiglia che soffre da 18 anni. Ma c’è anche la ricerca della giustizia, ricordiamo che si potrebbe ribaltare tutto anche se al momento, la sofferenza della famiglia Poggi, va al primo piano” ha detto il legale di Stasi.

Credo che questa mappazione, sia frutto di uno studio preventivo, avranno qualche idea” ha detto l’avvocato De Rensis. Matano ha poi chiesto se viene messo in discussione il fatto che 18 anni fa c’erano altre metodologie o che ci sono stati degli errori. “Forse chi indaga ritiene che ci siano stati degli errori o forse si ritiene che gli accertamenti debbano andare in un’altra ottica” ha aggiunto De Rensis.

La famiglia di Chiara Poggi, si è mostrata disponibile, come hanno confermato avvocati e consulenti, ma stanno vivendo un momento molto difficile. Si sono ritrovati di nuovo catapultati in un passato che stanno rivivendo con dolore e tensione.

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