Attualità Italiana

Louis Dassilva attende la decisione dei giudici e intanto ha preso il diploma di terza media

Louis Dassilva ha preso il diploma di terza media in carcere e attende di conoscere la decisione dei giudici

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RIMINI – Mentre resta in attesa di conoscere il proprio destino giudiziario, Louis Dassilva, il cittadino senegalese indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre 2023 a Rimini, ha compiuto un gesto dal forte valore simbolico: ha conseguito il diploma di terza media in carcere. Ha smesso di pensare allo sciopero della fame e della sete e si è invece concentrato sul percorso da fare in vista del diploma appunto.

A comunicarlo sono stati i suoi legali, Riario Fabbri e Andrea Guidi, nel corso di un’intervista in diretta alla trasmissione Ore 14 su Rai 2, condotta da Milo Infante. «Dassilva ha conseguito il diploma di terza media – hanno dichiarato gli avvocati – concludendo un percorso che ha intrapreso durante la detenzione. Ha incontrato delle difficoltà, ma ha sempre continuato a guardare al futuro e questo è uno degli elementi che testimoniano la sua volontà di riscatto».

Louis Dassilva attende la decisione dei giudici

Nel frattempo, è attesa a breve la decisione del giudice per l’udienza preliminare (Gup), chiamato a stabilire se il caso approderà o meno a processo. Da segnalare l’assenza di Dassilva sia ieri che oggi in aula, un’assenza in controtendenza rispetto alla partecipazione attiva dimostrata nelle precedenti udienze, inclusi gli incidenti probatori e l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Bologna.

I suoi legali hanno inoltre ribadito di aver sollevato diverse eccezioni preliminari, contestando in particolare «l’indeterminatezza del capo di imputazione» e «la mancanza di alcune intercettazioni» che, a loro dire, sarebbero fondamentali per garantire il pieno diritto alla difesa dell’indagato.

Sul fronte delle dichiarazioni di Manuela Bianchi, ex amante della vittima e figura centrale nella ricostruzione della vicenda, i legali di Dassilva hanno puntualizzato: «Noi abbiamo una verità che ci comunica il nostro cliente – hanno affermato – ovvero che la mattina del 4 ottobre non si trovava nel garage ad aspettare Manuela Bianchi e che il 3 ottobre era in casa al momento dell’omicidio. Questa è la verità che portiamo avanti». Louis Dassilva continua ovviamente a proclamarsi innocente, come ha detto sin dal primo giorno di questa vicenda.

Il caso Paganelli continua a suscitare grande attenzione mediatica e giuridica. L’eventuale rinvio a giudizio di Louis Dassilva potrebbe segnare un nuovo capitolo in una vicenda ancora piena di ombre e interrogativi.

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