Uccide le sue piccole figlie: Carabiniere lascia anche assegni e lettere per i funerali della sua famiglia
Uccide le sue piccole figlie: Carabiniere lascia anche assegni e lettere per i funerali della sua famiglia. Il ritrovamento choc che dimostra la sua premeditazione
Uno dei fatti di cronaca che abbiamo fatto più fatica a raccontare. La morte di due creature innocenti; il tentato omicidio di una donna che alla prima violenza si era ribellata per non essere una vittima, di una donna che aveva chiesto aiuto. Luigi Capasso ha ucciso senza pietà le sue due figlie. Ma purtroppo, in questa storia, c’è anche altro. Che fosse un triplice omicidio premeditato era chiaro: il Carabiniere si presenta a Cisterna di Latina dopo aver lasciato la caserma di Velletri con la chiara intenzione di uccidere prima sua moglie e poi le due bambine. Spara tre colpi contro la donna che diceva di amare. Pensa di averla uccisa ma Antonietta è forte, lotta per sopravvivere e grazie alla chiamata di una vicina, arrivano subito i soccorsi. La corsa in ospedale e l’operazione per salvarla. Mentre Antonietta lotta in ospedale Luigi in casa uccide senza pietà le sue figlie, la nostra speranza è che Alessia e Martina stessero dormendo in quel momento.
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Poi fa finta di trattare con i suoi colleghi, una negoziazione che dura ore, mentre tutti sperano che da quella casa le due bambine possano uscire vive ma in realtà sono già morte. Luigi Capasso alla fine si spara e si toglie la vita. Oggi le novità sul caso: l’uomo aveva premeditato per giorni la strage della sua famiglia e si era persino preoccupato di lasciare delle lettere con le quali spiegava i motivi del suo gesto. Non solo, ha anche lasciato degli assegni per pagare il funerale della bambine. Lucidità, razionalità, crudeltà. Gli amici della coppia dicono che l’uomo amava le sue figlie, che era un padre presente. Quale amore ti porta a uccidere due creature innocenti ? Quale amore ti porta a premeditare questa strage famigliare?
Nell’abitazione sono state trovate 5 lettere che Capasso aveva scritto ai genitori e ai fratelli e un assegno da 10mila euro, somma destinata ai funerali per se stesso, la moglie e le bimbe. E questi soldi probabilmente, erano quelli che aveva preso a sua moglie. Aveva svuotato il conto che avevano in comune. Un altro tentativo per incontrare sua moglie che non voleva vederlo. Le aveva detto che si, aveva preso i soldi ma che le avrebbe ridato tutto. Però le chiedeva un ultimo incontro. Quell’ultimo incontro a cui spesso le donne cedono.
Antonietta non aveva ceduto, aveva resistito per amore delle sue figlie. Voleva per loro serenità e pace. Quell’ultimo incontro lo ha voluto lui e ha scelto anche il posto. E’ andato sotto casa, è andato dove forse la donna si sentiva al sicuro.
I carabinieri che hanno fatto irruzione nell’appartamento hanno rinvenuto una grossa busta di carta con all’interno altre 5 buste più piccole sigillate. Capasso le aveva portate con sé mercoledì mattina e, probabilmente, le aveva scritte nel suo alloggio presso la caserma di Velletri. Le missive erano indirizzate ai genitori e ai fratelli, ai quali l’omicida voleva spiegare il folle gesto. Nelle lettere destinate ai fratelli, il carabiniere ha fornito tutte le indicazioni in merito alla gestione delle questioni che sarebbero rimaste in sospeso dopo la sua morte.
E per finire in queste lettere, oltre a dare indicazioni sulla vendita della casa, chiede persino al fratello di chiudere i contratti con i fornitori di gas e luce. Pensava alle bollette mentre decideva di togliere la vita a due angeli innocenti.