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Amina, blogger siro-americana gay arrestata a Damasco

Amina, una blogger siro-americana è stata arrestata dalla polizia segreta a Damasco. La giovane è la curatrice del blog in inglese “A Gay girl in Damascus” dove raccontava la vita difficile di una ragazza omosessuale nella capitale siriana. In un paese dove l’omosessualità è un reato. Il suo era diventato un blog di denuncia e […]


Amina, una blogger siro-americana è stata arrestata dalla polizia segreta a Damasco. La giovane è la curatrice del blog in inglese “A Gay girl in Damascus” dove raccontava la vita difficile di una ragazza omosessuale nella capitale siriana. In un paese dove l’omosessualità è un reato. Il suo era diventato un blog di denuncia e di appoggio alla mobilitazione siriana di questi mesi.

Dove sia stata portata la blogger, non si sa, sicuramente in una zona segreta. A dare la notizia è stata la cugina della giovane che ha inserito un post sul blog annunciandone l’arresto.

La giovane Amina ha vissuto per anni in America, infatti possiede la doppia cittadinanza avendo la madre americana e il padre siriano. Ha vissuto per molto tempo in America, poi  ha deciso di tornare nel suo paese nel 2010 e si è dedicata al suo blog. La giovane fa parte anche di una ricca famiglia siriana e questo l’ha protetta per molto tempo. Adesso, però, è stata arrestata e i familiari, non sono ancora sicuri di chi l’abbia rapita. Secondo gli amici, sono stati in tre, armati, che l’hanno prelevata e rinchiusa in macchina, ripartendo subito dopo.

La rete internet è lo strumento di maggior utilizzo da parte dei dissidenti siriani, che grazie a siti, blog, facebook, sono riusciti a mobilitare migliaia di persone che sono scese in piazza per protestare contro il governo.

Ma la repressione, dopo mesi di manifestazioni pacifiche, su cui i soldati e la polizia hanno sparato senza ritegno, sta colpendo in modo molto duro l’intera popolazione.

Le forze della polizia e di sicurezza del paese, stanno arrestando migliaia di persone, tra cui giovani con la sola colpa di aver dimostrato contro il governo nei tre mesi passati. Le persone arrestate sono state rinchiuse in stadi e scuole, ma adesso queste non bassano più e le forze di sicurezza le stanno ammassando nei cinema e nei magazzini commerciali, all’interno dei quali le sottopongono a sevizie e torture.

A dichiararlo sono attivisti, ma anche testimoni oculari, che hanno inserito su You tube video nei quali sono presenti immagini di avvenimenti del genere. Una vera carneficina che si può ritrovare anche in alcune fosse comuni ritrovate dagli attivisti.

E la comunità occidentale, resta a guardare mentre non si riesce a trovare un punto di accorda con Russia e Cina che continuano a porre il veto nella Nato.

Intanto l’ambasciatore siriano in Francia, si è dimesso dall’incarico.

Teresa Corrado



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