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Attentato Oslo: sono 87 morti, tante scene di panico

Sale ancora il bilancio degli attentati che ieri ha colpito Oslo, stravolgendo la tranquilla capitale norvegese. Si parla di ottantasette morti, ma il numero potrebbe ancora salire secondo le indicazioni della polizia. L’autobomba che è esplosa al centro di Oslo colpendo la sede del maggiore giornale norvegese Vg dove le finestre sono state distrutte ed […]


Sale ancora il bilancio degli attentati che ieri ha colpito Oslo, stravolgendo la tranquilla capitale norvegese. Si parla di ottantasette morti, ma il numero potrebbe ancora salire secondo le indicazioni della polizia. L’autobomba che è esplosa al centro di Oslo colpendo la sede del maggiore giornale norvegese Vg dove le finestre sono state distrutte ed è crollato anche il tetto, ha colpito anche la vicina sede del ministero e la successiva sparatoria sull’isola di Utoya che ha colpito un raduno di giovani laburisti, ha trasformato in un attimo una tranquilla giornata in un campo di battaglia.

Inoltre, sull’isola dove erano radunati circa 600 giovani, è stato rinvenuto anche un ordigno non esploso, posizionato nei pressi del raduno.

In città, mentre la polizia chiedeva agli abitanti di allontanarsi da alcune zone sensibili e invitava i turisti a rimanere in albergo, si sono registrate anche scene di panico tra i cittadini che fuggivano alla ricerca di un posto sicuro, mentre la polizia, che gira disarmata, si preoccupava di armarsi e controllare la presenza di altri ordigni esplosivi in giro per le strade.

La polizia ha arrestato un uomo norvegese, visto prima sul luogo dell’esplosione e successivamente sull’isola durante la sparatoria. Ma questo ha solo rafforzato l’ipotesi di un attacco ben organizzato da parte dei terroristi islamici jihadisti che ieri sera hanno rivendicato gli attacchi, anche se la polizia non può ancora né confermare, né smentire le loro dichiarazioni, almeno per il momento.

Il premier norvegese, però, in una conferenza stampa, ha assicurato che i colpevoli saranno presi e ha anche sospeso gli accordi di Schengen, ripristinando i controlli alle frontiere.

Un attacco alla Norvegia, ma anche a tutta l’Europa. È questo il segnale che i terroristi vogliono inviare colpendo con facilità zone centrali delle capitali europee, soprattutto quelle dove il livello di attenzione resta basso, perché non considerato un obiettivo sensibile.

Dura la condanna da parte di tutte le cariche politiche europee e americane. Il Presidente USA ha anche affermato che l’attacco alla Norvegia è solo la conferma che il terrorismo va combattuto con tutte le forze e che il livello di attenzione deve essere alto.

 Teresa Corrado



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