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Primo selfie per Eriksen dall’ospedale: sta bene e ringrazia tutti

Primo selfie dall'ospedale per Eriksen che ringrazia tutti per l'affetto ricevuto in questi tre giorni

Con un bel pollicione all’insù e un sorriso tirato, Eriksen è tornato sui social. Lo ha fatto con un selfie scattato nella stanza dell’ospedale dove è ricoverato da sabato pomeriggio, quando improvvisamente si era accasciato al suolo in campo, alla fine del primo tempo della sfida tra Danimarca e Finlandia. Mezzo mondo era con il fiato in sospeso a fare il tifo per il calciatore che, a detta dei medici, sembrava essere morto. Inspiegabile, almeno per il momento, quello che è accaduto a Christian Eriksen, i medici non hanno trovato ancora una risposta scientifica a quello che è accaduto. Un miracolo vero e proprio, fino a quando non arriveranno dagli esami fatti, le risposte. Di quello che succederà a Chris in futuro, i medici sanno ancora ben poco. Si dice che potrebbe persino tornare ad allenarsi nei prossimi giorni, altri medici invece pensano che la sua carriera sia finita. Davvero difficile provare anche solo a comprendere quello che il calciatore dell’Inter sta provando in queste ore ma, visto quello che è successo, al momento la cosa più importante è che stia bene.

Ed è fondamentale che possa ritrovare tutto l’affetto dei compagni e della sua famiglia. In queste ore ha ricevuto diverse visite e ha anche chiesto di poter mangiare una pizza. I sapori della nostra Italia servono sempre per tirar su il morale.

Come sta Eriksen: primo selfie e ringraziamento per tutti i messaggi ricevuti

Le parole del calciatore dall’ospedale:

Ciao a tutti
Grazie mille per i vostri affettuosi e sorprendenti saluti e messaggi da tutto il mondo. Significa molto per me e la mia famiglia. ️ Sto bene, date le circostanze. Devo ancora fare degli esami in ospedale, ma mi sento bene. Adesso tiferò per i ragazzi della Danimarca nelle prossime partite. Gioca per tutta la Danimarca 🇩🇰

Nelle prossime ore il calciatore danese potrebbe lasciare l’ospedale ma non è detto che una diagnosi approfondita possa arrivare a breve; potrebbero volerci giorni ed esami ripetuti a distanza di più tempo, per andare fino in fondo e valutare cosa c’è dietro l’aritmia cardiaca che ha causato il malore di sabato scorso. 

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