Politica

Giuseppe Conte parla della fase 2 in Italia: dagli spostamenti al turismo, ecco cosa ci aspetta

Giuseppe Conte prepara l'Italia e gli italiani alla fase 2: le prime risposte su quello che faremo dal 4 maggio 2020

Aveva detto che entro la fine di questa settimana il comitato e il governo sarebbero stati pronti per annunciare quello succederà dopo il 3 maggio ma pare che ci voglia ancora qualche ora di tempo. Nell’attesa però Giuseppe Conte parla a Repubblica, in una lunga intervista dà qualche indicazione su quella che sarà la fase 2 in Italia. Si riparte perchè l’Italia non può permettersi di stare ancora in lockdown ma lo si fa con le dovute cautele, continuando a pensare che si rischia una seconda ondata.

Non possiamo protrarre oltre questo lockdown: rischiamo una compromissione troppo pesante del tessuto socio-economico del Paese”, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

Dalle parole di Conte si evince quindi che i nuovi “protocolli” se così possiamo definirli, saranno annunciati tra domani e martedì, perchè sono quelli i giorni in cui inizia la settimana considerando che l’intervista è stata rilasciata ieri ( si spera che non si riferisse alla prossima).

Le parole del premier: “Annunceremo questo nuovo piano al più tardi all’inizio della prossima settimana. La condizione per ripartire sarà il rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza per i luoghi di lavoro, per le costruzioni e per le aziende di trasporto.”

A LAVORO CON LE AUTOCERTIFICAZIONI NELLA FASE 2

Come cambierà l’Italia nella fase 2: ” Nel rispetto di queste condizioni rigorose, potranno riaprire, già la settimana prossima, passando però dal vaglio dei prefetti e con autocertificazione, attività imprenditoriali che consideriamo ‘strategiche’, quali lavorazioni per l’edilizia carceraria, scolastica e per contrastare il dissesto idrogeologico, come pure attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export”.

DISTANZIAMENTO SOCIALE E RESTRINGIMENTI PER EVITARE I CONTAGI

 “Non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento, ma stiamo studiando un allentamento delle attuali, più rigide restrizioni. Ho già anticipato che non sarà un “libera tutti”. Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, conservando però tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio” ha spiegato il premier.

ATTENZIONE AL TURISMO IN VISTA DELL’ESTATE MA ANCHE A RISTORANTI E ATTIVITA’ SIMILI

Giuseppe Conte pensa anche a questo genere di attività e spiega: “un programma di ripresa anche per le restanti attività economiche, anche se anticipo subito che bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio. Stiamo però lavorando per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio, ma anche attività da asporto. Il settore del turismo è quello più severamente colpito, anche perché non ha alcuna possibilità di rimediare, da solo, alle perdite accumulate. Il ministro Franceschini sta elaborando varie proposte per sostenere questo settore che, anche dal punto di vista economico, rimane uno dei punti di forza dell’intero sistema-Italia”.

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