Multa online da 100 euro? È una truffa
Il pc è bloccato e vi chiedono di pagare una multa da 100 euro? È una truffa che gira con un virus informatico, attenzione!
Ci occupiamo ancora una volta di informatica e dei virus che circolano su internet che molto spesso mietono centinaia di vittime. Oggi vi parliamo di una “multa” che arriva online, facendo bloccare il computer mentre lo si sta utilizzando. La “multa” online impone all’utente, per continuare a svolgere il suo lavoro dal proprio pc, un pagamento di ben 100 euro. La polizia postale però svela l’inganno e chiama gli utenti all’attenzione: è una truffa, un virus che impone di pagare denaro ma poi non cambia nulla.. Meglio pagare un tecnico! Ecco le parole della polizia postale: “Un virus informatico blocca il computer facendo comparire una schermata che impone il pagamento di 100 euro per poter poi ricevere il codice di sblocco del sistema”.Da quanto si apprende, l’immagine che compare riproduce fedelmente l’intestazione del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) l’ufficio di Polizia che si occupa della prevenzione e della repressione dei crimini informatici. La polizia però, sul sito ufficiale che è www.poliziadistato.it, fa sapere che: «Si tratta ovviamente di una riproduzione abusiva che non ha nulla a che fare con il vero ufficio della Polizia di Stato che non chiederebbe mai il pagamento di una somma di denaro a nessun titolo». Ma non solo. Le forze dell’ordine sono state anche precise nel spiegare l’origine della truffa: «Si tratta invece di un pagina presente su un server russo con la quale si tenta di trarre in inganno i navigatori del web facendo leva sul timore che può incutere l’intestazione della pagina stessa, anche perchè essa compare in conseguenza dell’accesso, da parte dell’utente, a siti per adulti». L’invito della polizia postale e delle comunicazioni è quindi quello di «dotarsi di un antivirus da tenere sempre aggiornato, di navigare mediante la predisposizione di un account utente e non con diritti di amministrazione e soprattutto di non pagare nulla a nessuno».
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