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Offese su Twitter: Paola Ferrari querela il social network

Paola Ferrari querela Twitter dopo le offese ricevute durante Euro 2012


Vi abbiamo detto che gli italiani non sono stati molto soddisfatti di come la Rai ha affrontato Euro 2012 e qualcuno ha deciso di comunicare il suo disappunto tramite Twitter e Facebook. Le offese rivolte a Paola Ferrari su Twitter però, non sono passate inosservate a la conduttrice di Rai 1 non ha per nulla gradito gli insulti che le sono stati rivolti sul social network. Ha deciso così di querelare Twitter precisando anche che qualora vincesse, i soldi andrebbero tutti in beneficenza alle popolazioni terremotate dell’Emilia. La Ferrari nel corso di tutta la competizione aveva ricevuto pesanti insulti che riguardavano la sua età, il fatto che avesse potuto subire delle operazioni di chirurgia estetica e simili. Questa volta però gli anonimi commentatori potrebbero non passarla liscia visto che la Ferrari ha tutte le intenzioni per andare avanti in questa storia.

Paola Ferrari non ci sta: in arrivo la querela a Twitter

Le parole della conduttrice Rai: “Il web non può diventare solo una bacheca della diffamazione anonima, dell’insinuazione volgare e del razzismo solo perché nel web c’è la libertà di espressione. Non è giusto usare la rete e i social network per insultare le persone, senza la possibilità di un contraddittorio, e questo accade soprattutto con Twitter. Se il web e i blog vogliono giocare un ruolo serio nell’informazione, allora devono comunque attenersi alle regole deontologiche di base e alle norme civili che valgono fuori dalla rete. ” Non ha poi tutti i torti la Ferrari. Noi siamo stati i primi a dire che la Ria non ha saputo offrire un buon servizio e che le telecronache erano di scarsa qualità, per non parlare dei programmi realizzati a sostegno delle partite. Certo bisogna sempre avere il tatto di dire ciò che si pensa senza offendere nessuno. Continua la conduttrice: “Nessuno si riunisce pubblicamente per diffamare o insultare qualcun altro o, se lo fa, per lo meno è passibile di denuncia. Ecco, credo allora che la cosa valga anche per Twitter.

Cosa succederà? Non ci resta che aspettare!



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