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‘Ndrangheta: 90 arresti in un blitz tra Europa e Sud America

In un blitz sono stati effettuati 90 arresti nell'ambito della 'Ndrangheta a seguito di una complessa indagine che ha coinvolto anche altri Paesi

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Un blitz effettuato tra Europa e Sud America ha portato a 90 arresti nell’ambito della ‘Ndrangheta. L’operazione è stata coordinata dalla procura nazionale antimafia e da quella di Reggio Calabria, e arriva a seguito di un’inchiesta che ha portato anche al di fuori dell’Italia. Polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno dunque messo in manette 90 persone legate alla malavita. La rete si estendeva dalla Calabria fino ad arrivare all’Europa e al Sud America.

‘NDRANGHETA, 90 ARRESTI OLTRE I CONFINI ITALIANI TRA EUROPA E SUD AMERICA

L’indagine che ha condotto a 90 arresti è stata sviluppata da un team composto da investigatori ed inquirenti appartenenti a diversi Paesi europei. L’obiettivo era quello di colpire la ‘Ndrangheta anche nelle sue reti di supporto presenti oltre il territorio nazionale italiano. La complessa ed articolata indagine ha consentito di scoprire delle reti di supporto in Europa per importare droga ma  anche per il riciclaggio e il reinvestimento dei profitti che derivavano dalla sua vendita. L’indagine è andata avanti per anni e questa mattina ha finalmente portato a risultati concreti. Sono 90 gli arresti effettuati contemporaneamente in aree diverse del mondo: Italia, Belgio, Olanda, Germania, Colombia. Le persone finite in manette sono accusate a vario titolo per traffico internazionale di droga, associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni.

I CLAN DELLA ‘NDRANGHETA COINVOLTI NELL’OPERAZIONE: AVEVANO BASI INTERNAZIONALI PER IL TRAFFICO DI DROGA

Si parla dei pionieri del narcotraffico internazionale, gli storici casati di ‘Ndrangheta della Locride: i Ietto di Natile di Careri, i Pelle-Vottari di San Luca, gli Ursini di Gioiosa Ionica. All’alba di oggi più di 30 persone sono dunque state arrestate. Tra loro c’è anche il reggente del clan Pelle. A coordinare le indagini in Italia è stato Giovanni Bombardieri, procuratore capo della Dda di Reggio Calabria, e l’aggiunto Giuseppe Lombardo. A dirigere l’affare sarebbero stati proprio i Pelle, supportati però dagli altri casati storici della Locride. Dunque è stata messa in piedi una rete che ha portato tonnellate di cocaina in europa. Questa veniva smistata all’interno di aree logistiche dedicate con sedi in Belgio, Olanda e Germania. Le persone coinvolte sono perlopiù di origine turca. La loro specialità era quella di creare doppifondi di camion e auto. Inoltre venivano incaricati di trasportare la droga in diversi Paesi.

E’ stato dunque inferto un duro colpo alla ‘Ndrangheta, colpendone anche le basi internazionali del traffico di droga grazie a questa complessa operazione coordinata da differenti Paesi nell’arco di alcuni anni.



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