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Denise Pipitone ultime notizie, diffida per Quarto Grado: basta trattare il caso

Piera Maggio e Piero Pulizzi diffidano Quarto Grado: non si potrà più parlare del caso Denise Pipitone

Questa volta Piera Maggio e Piero Pulizzi hanno preso una decisione severa e forse giusta, dal loro punto di vista. La famiglia di Denise Pipitone nelle ultime settimane aveva più volte evidenziato come il programma di Rete 4, Quarto Grado, non stesse facendo, secondo il loro giudizio, un lavoro rispettoso di chi è stato protagonista di questa vicenda. Dopo l’ultima puntata del programma dio Rete 4 in onda venerdì sera, Piera Maggio aveva postato sui social lo screen del messaggio inoltrato a Gianluigi Nuzzi. Oggi conferma quanto anticipato anche in altre trasmissioni: è arrivata una diffida per Quarto Grado. La mamma di Denise Pipitone, dalla diretta di Chi l’ha visto di mercoledì sera, alla quale aveva partecipato, aveva invitato tutti a cercare di rispettare la sua famiglia, senza tirare in ballo questioni che erano state vagliate e senza mettere in mezzo lei o altre persone che nulla hanno a che fare con la scomparsa di Denise. Oggi comunica via social che ha agito legalmente, visto che le richieste fatte a voce non sono bastate.

In particolare, la signora Piera Maggio, sottolinea come nel corso della trasmissione di Rete 4, i pareri del giornalista Carmelo Abbate, non siano stati quelli di chi esprime un giudizio, una opinione ma siano andati ben oltre.

Qui il messaggio inviato da Piera Maggio a Nuzzi

La famiglia di Denise Pipitone diffida Quarto Grado: le ultime notizie

Si diffida il programma Quarto grado a non trattare più il caso di mia figlia, né a citare il mio nome o quello di mia figlia a causa delle continue, reiterate frasi offensive nei miei confronti affermate con veemenza inopportuna, senza contegno, da parte di Carmelo Abbate e senza nessuna presa di distanza da parte di Nuzzi, dimostrando al contrario, un plateale atteggiamento di parte e non certamente garantista. Ci si riserva di querelare il programma e gli autori che consentono questo scempio delle vittime di un reato.

Nel frattempo da parte di Nuzzi, in queste ore, dopo la pubblicazione di Piera Maggio del messaggio a lui inviato, non è arrivata nessuna risposta.

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