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Samantha del Gratta uccisa dal marito che poi si è tolto la vita

Le ultime notizie da Pisa dove si è consumato un altro femminicidio: la vittima è Samantha del Gratta

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Pisa – Martedì 22 luglio 2025. Ancora una tragedia in Italia, ancora un femminicidio. Questa volta è accaduto a Pisa, nel quartiere residenziale di Sant’Ermete, alla periferia sud della città. Alessandro Gazzoli, 50 anni, ha sparato alla moglie, Samantha Del Gratta, 45 anni, prima di togliersi la vita con la stessa arma.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo – una guardia giurata con esperienza anche in ambienti giudiziari, avendo prestato servizio in Procura e talvolta presso il Giudice di Pace – avrebbe esploso un colpo di pistola alla testa della moglie all’interno dell’abitazione di famiglia. Subito dopo il delitto, avrebbe contattato alcuni familiari e il 112, annunciando l’omicidio. Poi, con la stessa pistola, si sarebbe suicidato.

A Pisa il femminicidio di Samantha del Gratta

All’arrivo dei soccorritori e degli agenti della squadra mobile, insieme alla polizia scientifica, la scena era già tragicamente chiara. Gli inquirenti hanno rinvenuto e sequestrato l’arma usata, mentre sono in corso tutti i rilievi tecnici e investigativi per chiarire ogni dettaglio della vicenda.

In casa, al momento della tragedia, non era presente nessun altro. La coppia lascia due figli piccoli, ora affidati ai familiari. Un dolore doppio e devastante, che colpisce non solo una famiglia ma l’intera comunità locale.

Samantha del Gratta uccisa a Pisa: un altro caso di violenza sulle donne

Questo drammatico episodio si aggiunge alla lunga e tristemente nota lista di femminicidi che continuano a sconvolgere il nostro Paese. Si tratta dell’ennesimo omicidio in ambito domestico, consumato tra le mura di casa, dove troppo spesso si annida la violenza più feroce.

Ancora una volta, una donna è stata strappata alla vita da chi avrebbe dovuto proteggerla. E ancora una volta restano domande a cui è difficile dare risposta, mentre cresce il senso di impotenza e urgenza rispetto alla piaga sociale della violenza di genere.

Serve un cambiamento concreto

Il femminicidio di Samantha Del Gratta riaccende i riflettori sull’urgenza di azioni più incisive a livello legislativo, educativo e culturale. Non bastano più gli slogan: servono prevenzione, ascolto, strumenti efficaci per riconoscere i segnali di pericolo e intervenire prima che sia troppo tardi.

Ogni donna uccisa rappresenta un fallimento collettivo. Un allarme che suona ogni volta più forte. Finché la società non riuscirà a proteggere davvero le sue donne, non potrà dirsi né giusta né civile.

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