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James Gandolfini: la stanza della morte affittata il giorno seguente

Dalla rivista TMZ arriva una durissima critica agli italiani per i quali il buisness sembrerebbe prevalere sul rispetto. La stanza d’albergo dove ha trovato la morte Gandolfini infatti sarebbe stata affittata già il giorno seguente e non ad una persona qualsiasi


“Buisness il buisness”. Con queste parole inizia un pesante articolo di accusa di TMZ, una rivista americana. Il pezzo accusa gli italiani di essere un popolo di avidi e venali, senza mezzi termini. Il motivo? Secondo il giornale la stanza d’albergo all’interno della quale l’attore della serie televisiva I Soprano, James Gandolfini, ha accusato il malore che lo ha condotto poi nel giro di poche ore alla morte, sarebbe stata affittata nuovamente solo 24 ore dopo. E non ad una persona qualunque. La preziosa e lussuosa suite all’interno della quale l’attore era stato trovato esanime dal figlio, secondo la testata, sarebbe dovuta rimanere vuota almeno per qualche giorno, forse in segno di rispetto, immaginiamo.

“James Gandolfini . Death Suite Rented Out to NY Governor’s GF”: “James Gandolfini . La stanza della morte affittata alla fidanzata del Governatore di New York”, titola così il TMZ.

Il giornale critica aspramente l’atteggiamento dei gestori dell’albergo e sotto accusa, oltre al gesto, anche l’inquilino che sarebbe andato ad occupare il mini appartamento dopo la tragica morte dell’attore de I Soprano. Si tratterebbe infatti di Sandra Lee, la compagna di Andrew Cuomo, governatore di New York.
La donna avrebbe affittato più stanze dell’albergo, secondo il TMZ, tra cui la suite da oltre 650 dollari a notte dove si è sentito male l’attore (“$671/night fourth-floor”).

Secondo il TMZ, che non risparmia parole pesanti, la stanza sarebbe stata data in concessione ad un nuovo inquilino mentre il corpo di Gandolfini “era ancora caldo” (“…with James Gandolfini’s body still warm…”). La stanza della morte è stata definita la suite dove l’attore ha accusato il malore e gli italiani un popolo senza rispetto il cui unico pensiero sembrerebbe quello di accumulare euro su euro (“The Italians gotta make them euro euro bills y’all …”).

Un bel cappottino insomma, ai limiti dell’offensivo nei confronti di tutti i cittadini dello stivale.

A fare da ciliegina sulla torta poi il paragone con il caso della morte della celebre cantante Whitney Houston, deceduta in una stanza del lussuosissimo albergo della catena Hilton di Beverly Hills: in quel caso, a differenza del trattamento ricevuto da Gandolfini, la stanza dove la cantante e attrice ha perso la vita è rimasta “sfitta” più a lungo.



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