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Le Iene, il blue whale: il gioco della balena che porta al suicidio, una moda devastante che uccide i bambini

Le Iene, il blue whale: il gioco della balena che porta al suicidio, una moda devastante che uccide i bambini. Il blue whale è arrivato anche in Italia? Matteo Viviani spiega tutto nel servizio in onda il 14 maggio 2017 su Italia 1


Nella puntata de Le Iene in onda il 14 maggio 2017, Matteo Viviani ha spiegato al pubblico del programma che cosa è il blue whale, un gioco pericoloso, una moda che sta spopolando in Russia e che ha già fatto più di 100 vittime. Un gioco perverso che porta i bambini ( la fascia d’età delle vittime e quindi anche delle persone che fanno il gioco della balena, il gioco del suicidio, va dai 9 ai 16 anni) al suicidio. In Russia è allarme tanto che persino in tv vanno in onda degli spot che invitano i ragazzi a non giocare, vanno in onda anche dei programmi dove gli psicologi spiegano ai genitori come ci si può rendere conto se un figlio stia o meno facendo questo gioco. Il blue whale è un gioco che dura 50 giorni e l’ultimi livello ti porta al suicidio, un suicidio che viene filmato. Quasi tutti i ragazzi vengono manipolati fino ad arrivare a gettarsi dal palazzo più alto della città. Le Iene hanno iniziato a occuparsi del blue whale dopo una segnalazione arrivata in redazione. A Livorno un ragazzo si è gettato dal palazzo più alto della città, è il primo caso di blue whale in Italia? Per capire come funziona tutto e il meccanismo di questo perverso gioco, le Iene sono andate fino in Russia per parlare con le famiglie delle ragazze che si sono suicidate.

IL RACCONTO DELLE MAMME DELLE VITTIME: DUE RAGAZZE DALLA VITA NORMALISSIMA– E’ bene precisare che i bambini che iniziano a giocare al blue whale non sono depressi, non hanno particolari problemi. Si avvicinano al gioco perchè se ne parla nella scuola, perchè qualcuno sui social network li ha contatti e una volta che iniziano a giocare, non riescono a uscire. In primis perchè chi sta dietro al gioco minaccia i bambini parlando delle loro famiglie. I bambini hanno quindi paura di perdere i loro genitori e non parlano. Le due mamme intervistate da Matteo Viviani non si erano accorte di nulla eppure erano molto presenti nella vita delle loro figlie. Non riuscendo a spiegare i motivi di questo suicidio, che tra l’altro deve essere firmato da qualcuno presente e andare in onda anche su Periscope e sul social network russo che corrisponde al nostro Facebook, le mamme delle vittime hanno iniziato a indagare arrivando a capire che c’era qualcosa di strano. Hanno quindi fatto rete e oggi esiste anche una associazione, fondata dal papà di una delle vittime del blue whale, che cerca anche i responsabili. Il caso è diventato nazionale tanto che persino il governo russo è intervenuto arrivando a inasprire le pene per le persone coinvolte in questa storia che spingono al suicidio i ragazzini manipolando le loro menti. 

Chi ha creato questo gioco? In Russia le indagini hanno portato anche all’arresto di uno dei curatori. I curatori sono le persone con le quali i bambini entrano in contatto una volta che iniziano a giocare per 50 giorni devono seguire le loro regole. La polizia Russa che indaga da un paio di anni su questi strani suicidi è arrivata alla conclusione che in questo gioco,  il gioco della balena che porta al suicidio ci sono coinvolte delle persone colte che nella maggioranza dei casi hanno studiato psicologia o materie affini, persone che sanno come manipolare la mente dei bambini. Una delle persone arrestate, un curatore, ha spiegato che il mondo è migliore senza i bambini morti dopo aver fatto il gioco del blue whale; una sorta di pulizia etnica che secondo il loro punto di vista porta all’eliminazione di chi non avrebbe dato nulla di migliore alla società. Ovviamente si tratta di deliri di onnipotenza. 

COME FUNZIONA IL BLUE WHALE E COME SI GIOCA– I bambini iniziano a giocare spesso per moda. Hanno sentito parlare di un suicidio, del gioco, ci sono dei gruppi sui social. Una sorta di moda. Probabilmente quando iniziano a giocare al blue whale non sanno che cosa li aspetta ma da quel momento la storia cambia. Il gioco dura 50 giorni, durante i quali i bambini non devono parlare con i loro genitori, con gli amici ma solo con i curatori ai quali devono mandare le foto di quello che fanno. Viene chiesto loro di tagliarsi, di guardare film horror, di ascoltare musica triste, vengono inviati loro dei video di altri suicidi. Tutto deve essere fatto nella notte, l’orario delle azioni è generalmente le 4 di notte. La mente dei bambini viene quindi manipolata meglio considerato il fatto che si è in una fase di semi coscienza tra sogno e realtà. I bambini mandano le foto di quello che sta accadendo e di quello che fanno e possono passare al livello successivo. Il 50esimo giorno sono pronti per morire. Quasi tutti devono salire sul palazzo più alto della città, più è alto e più il punteggio del gioco finale sarà migliore. Devono filmare e farsi filmare. I bambini, completamente vittime di questo gioco si suicidano davvero. E’ il curatore a scegliere la modalità, una delle vittime del blue whale, ritenuta da chi gioca una persona speciale,ha avuto una morte diversa. Ha dovuto sdraiarsi sui binari di una ferrovia e appoggiarsi in modo tale che il treno le tagliasse la testa, il tutto chiaramente ripreso. 

Il gioco del blue whale è arrivato anche in Italia? E’ questo che Mattee Viviani e Le Iene vogliono scoprire. In Russia sono arrivate richieste di aiuto da parte del governo del Brasile, della Francia e del Regno Unito, si gioca anche in Italia? Viviani incontra un compagno di classe del ragazzino di Livorno che si è suicidato gettandosi dal palazzo più alto della città. Il ragazzo spiega che il suo compagno era una persona speciale, un ragazzo d’oro. Ma nelle ultime settimane era cambiato: raccontava di film horror che vedeva la notte, del fatto che non avesse sonno e usciva a correre di notte. E poi ancora un fatto particolare: rientrato in classe dal bagno un giorno, il quindicenne che si è suicidato, ha dei dolori alla pancia e chiede aiuto al suo amico che vede la ferita sulla pancia dalla quale esce moltissimo sangue. Dopo aver cercato di tamponare, il ragazzo è andato a casa. Non si può sapere se davvero il quindicenne che si è suicidato stava facendo questo gioco, probabilmente i suoi genitori se vorranno, potranno cercare sui social e sul computer o sul cellulare del ragazzo prove di questa triste vicenda. 

PER VEDERE IL VIDEO DEL SERVIZIO DELLE IENE CLICCA QUI



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