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Lutto per Matilde Brandi, la morte del papà è dolore nel dolore

E' morto il padre di Matilde Brandi, al dolore si aggiunge altro dolore

La vita sembra essersi fermata ma non è così e lo sa bene Matilde Brandi che sta vivendo il dolore per la morte del papà. Pietro Brandi è morto ieri, ha lottato a lungo dovendo cedere alla fine stremato da quella battaglia che purtroppo in tanti continuano a vivere e che non si ferma solo perché siamo in emergenza coronavirus. Lo sappiamo bene, allo strazio di vedere morire una persona cara, un genitore, si aggiunge altro dolore, l’impossibilità di condividere quel dolore, l’impossibilità di un addio attraverso i funerali. L’isolamento a cui siamo costretti impedisce un abbraccio che per un attimo potrebbe consolare, per Matilde Brandi come per tanti altri il lutto in questo momento è, se possibile, più atroce. Lo confida lei stessa ricordando suo padre, affidando ai social il saluto a un uomo che non ha mai mollato, a un guerriero che alla fine ha dovuto cedere.

L’ADDIO DI MATILDE BRANDI A SUO PADRE

Sei stato un guerriero e con lucidità sei arrivato alle tue ultime ore con grande dignità, senza mai farci capire che stavi soffrendo, non solo per il dolore fisico ma per per il dolore di dover lasciare i tuoi figli che vedevi distrutti dal dolore. Hai lottato come un guerriero senza mai mollare, fin quando le forze non ce l’hanno fatta più – i ricordi non si potrà mai cancellare –  Mi mancherà tutto di te babbo! I nostri pranzi tutti i giorni insieme con salsiccia alla brace anche a 40 gradi d’estate e piadina che preparavi da buon romagnolo”.
In questo momento è tutto più duro, nessuno vorrebbe dire addio proprio adesso a una persona cara ma tutto prosegue:L’aspetto più atroce di questo periodo è che tra le libertà che abbiamo perduto c’è anche quella di condividere, nelle forme che da sempre ci appartengono, il dolore per la morte di un genitore o di un congiunto. E’ una perdita seria, un dolore dentro il dolore, qualcosa che scuote le radici delle persone. E’ una privazione che seppur necessaria rasenta il disumano e che passa troppo inosservata per non apparire senza pietà”.

Un silenzio che distrugge e rende ancora più fragili. L’unica consolazione di Matilde è che adesso il suo papà è accanto alla sua mamma. 

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