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Dino Baggio ha paura, dopo la morte di Vialli lancia un allarme

Dino Baggio dopo la morte di Vialli e i problemi di saluti di tanti calciatori lancia un allarme

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Dino Baggio dopo la morte di Gianluca Vialli a causa di un tumore al pancreas ha paura. L’ex centrocampista pensa al passato, torna con la mente agli integratori presi quando giocava, quando giocavano. Dino Baggio dopo le lacrime versate per l’addio a Vialli parla di doping, che c’è sempre stato, non parla di “robe strane” ma a questo punto gli viene il dubbio che con il passare del tempo certe sostanze potrebbero avere causato danni. E’ un allarme che lancia parlando dei suoi anni sui campi di calcio, pensa che si stiano ammalando troppi calciatori. Ne parla in modo chiaro, così come ricorda che in tanti hanno parlato anche dell’erba dei campi. E’ ai microfoni di Tv7 che Dino Baggio rivolge prima di tutto un ricordo al campione appena scomparso e poi tira fuori tutta la preoccupazione sulla sua salute e quella degli altri colleghi.

La paura di Dino Baggio dopo la morte di Gianluca Vialli  

E’ un allarme sul doping, è la paura che non appartiene solo a Dino Baggio ma è lui che ne parla. Ha giocato tante volte con Vialli e di lui porta dentro un ricordo meraviglioso: “Era un uomo spogliatoio e aveva voglia di far crescere i giovani. Ero in squadra con lui quando avevo 21 anni e spendeva sempre una parola buona nei nostri riguardi. È andato via troppo presto dalle nostre vite”.

Dopo l’ultimo saluto a Luca, al Capitano, adesso: “Bisognerebbe investigare sulle sostanze che abbiamo preso in quel periodo – sottolinea – Il doping c’è sempre stato. Bisogna capire se certi integratori col tempo hanno fatto male. E ho paura anch’io, sta succedendo a troppi calciatori”.

Vialli e Baggio hanno giocato insieme dal 1992 al 1994 ai tempi della Juventus e con la Nazionale. Dino ha aggiunto: “Bisognerebbe risalire a quello che abbiamo preso in quei periodi e bisognerebbe investigare un po’, sulle sostanze prese in quel periodo. Non so se sia dovuto a questo ma c’è sempre stato il doping – ma ha spiegato– Non si sono mai prese robe strane, perché c’è una percentuale che devi tenere. Però con il tempo bisogna vedere se certi integratori fanno bene o no”.

Lo ribadisce che c’era il doping e ricollega con timore a tutto ciò che sta accadendo a troppi giocatori. Sono sostanze che poi il corpo è riuscito a buttare fuori o no? Vorrebbe saperlo lui per primo. “Poi tanti hanno parlato dell’erba dei campi e dei prodotti che utilizzavano che davano dei problemi”.

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