Massimiliano Gallo sui napoletani: “Dobbiamo solo crescere e non essere per forza simpatici”
Massimiliano Gallo non festeggia solo lo scudetto del Napoli ma la città, i napoletani che hanno vinto molto altro e che non devono per forza essere simpatici
Massimiliano Gallo celebra il terzo scudetto del Napoli, il più bello, è quello della progettazione e della pianificazione e l’attore mette a tacere tutti. Dall’alto della sua lunga carriera, dei suoi successi, dal podio di chi ce l’ha fatta stringendo sempre i denti e adesso può godere di tutto il ritorno, Massimiliano Gallo racconta non solo del sapore di questo scudetto ma di un popolo che deve solo crescere ma che allo stesso tempo non deve compiacere nessuno. “Dobbiamo solo crescere come popolo. Non dobbiamo compiacere nessuno, non dobbiamo essere per forza simpatici” la consapevolezza è totale, bisogna smetterla con cli stereotipi di chi non conosce Napoli o conosce solo ciò che la tv mostra. E’ nell’intervista a Fanpage che Massimiliano Gallo evidenzia la realtà, l’altra realtà, anche quella del cinema.
Dallo scudetto del Napoli a una nuova Napoli che continua a crescere
“Il terzo scudetto è frutto di organizzazione e pianificazione. È frutto di un presidente e un allenatore che non hanno mai voluto compiacere nessuno”. Gallo ha vissuto e vive anche il cambiamento nel suo lavoro: “Con il cinema quando abbiamo capito che mettendo a regime degli investimenti, con la legge della Regione, si poteva muovere qualcosa siamo diventati la seconda regione d’Italia come produzioni”.
Sul futuro della città: “Dobbiamo solo crescere come popolo. Non dobbiamo compiacere nessuno, non dobbiamo essere per forza simpatici”.
Uno scudetto che riempie l’attore di vera soddisfazione: “E’ quello che era arrivato con Maradona ci è stato raccontato da tutti come il frutto di qualcosa di irripetibile. Era il Dio del calcio e con lui abbiamo vinti a prescindere. Anzi, ne avremmo dovuti vincere almeno quattro o cinque. Questo scudetto ha un peso completamente diverso, perché è il frutto di un’organizzazione” e lo ribadisce.
Massimiliano Gallo va nella stessa direzione di Vincenzo Salemme con il suo post. “Noi dobbiamo smettere di compiacere il pubblico. Quando arriva il napoletano che non vuole fare il simpatico, che parla seriamente e che ha talento, metti in difficoltà tutto un ambiente che, altrimenti, non sa come raccontarti. Come popolo, dobbiamo cominciare a meravigliarci di meno. Dobbiamo capire che attraverso la progettualità, si primeggia. Per questo, il terzo scudetto ha un significato molto alto”.