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Le reazioni alle parole di Antonella Clerici sul bullismo sono più forti del suo messaggio

Ad inizio puntata di E' sempre mezzogiorno Antonella Clerici non si è voltata dall'altra parte, ha parlato del suicido di Paolo, vittima di bullismo a 14 anni. Sui social le reazioni di madri e figli

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Dopo le parole di Antonella Clerici sul bullismo, il messaggio che arriva dopo l’ennesimo suicidio di un adolescente, la morte di Paolo che aveva solo 14 anni e non voleva più subire, sono tantissimi e altrettanto importanti e forti i messaggi che arrivano alla conduttrice. Sui social rimbombano le parole di Antonella Clerici: “Noi che siamo persone sane, aiutiamoci tra di noi e aiutiamo quelli che non hanno i mezzi” ma il suo attacco è stato ben più giusto e preciso. 

Le risposte non sono tardate, nei minuti successivi sono arrivate le testimonianze di chi ha subito e continua a subire, direttamente o nel ruolo di genitore. Il grazie ad Antonella Clerici è in ogni commento, messaggi che in tanti sulla pagina Instagram di E’ sempre mezzogiorno stanno lasciando. Leggi qui l’attacco di Antonella Clerici a chi deve svegliarsi e intervenire 

Il grazie ad Antonella Clerici nei racconti di chi subisce bullismo 

“Anche mio figlio ha subito bullismo. Le insegnanti dicevano che era un ragazzo apatico non inserito nel gruppo della classe” ed è solo un primo messaggio di una mamma ma arrivano le parole di Maria.

“Io ho subito bullismo dalla seconda alla quarta elementare, calci, pugni, sedie adesso e banco nello stomaco ogni giorno, e la cosa peggiore e che non ho ricevuto “soccorso” dalle mie insegnanti di classe, anzi, loro peggioravano la situazione facendomi sentire una nullità. Oggi però posso dire di aver fatto pace con quel periodo, quelle ferite nel cuore si sono cicatrizzante anche se non dimentico ciò che ho vissuto per questo e importante non voltarsi dall’altra parte ma agire sempre”.

Oggi i ragazzi sono tornati in classe ma sembra che non in tutte le scuole è stata fatta una riflessione sul suicidio di Paolo e lo racconta una mamma: “Grazie Antonella per la riflessione. Purtroppo, non se ne parla abbastanza a scuola. Nemmeno dopo il fatto accaduto. Mio figlio in terza liceo ha detto che nessuno ne ha parlato. Gravissimo”.

Ed è mamma Anna a ricordare: “Anche mio figlio alle elementari era stato preso di mira. Era l’ora di religione e la maestra era lì che guardava cosa stava facendo il suo compagno, era pronta a intervenire poi il suo compagno si è girato e mio figlio gli ha dato una sberletta al sedere, lui si è girato e non ha fatto niente è rimasto basito e così poi lo ha lasciato in pace” può sembrare una cosa di poco conto ma quel bambino ha reagito, altri non lo fanno, spesso chi guarda fa finta di niente.

In tutti i messaggi c’è il grazie alla Clerici, tutti le chiedono di continuare a parlarne perché nessuno lo fa fino in fondo. Troppi continuano a tacere.

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