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Selvaggia Lucarelli travolta dalle offese sui social per la pettinatura sfoggiata a Ballando: la reazione

Selvaggia Lucarelli è stata travolta dalle offese durante la puntata di Ballando con le stelle in onda ieri. Il motivo? La sua pettinatura

selvaggia lucarelli

Molti commenti sono stati eliminati e commentatori bloccati. Un peccato che non possiate commentare la mia prossima pettinatura! ” queste erano state le parole di Selvaggia Lucarelli ieri sera sui social mentre andava in onda la puntata di Ballando con le stelle 2021. Forse però non avrebbe pensato di essere travolta dagli insulti, perchè si, le critiche ci possono anche stare, ma arrivare a offendere e insultare per una acconciatura è davvero troppo. Questo però è quello che dobbiamo aspettarci, visto che a quanto pare nel mondo ci sono milioni di persone frustrate che riversano tutti i loro sentimenti sui tasti di un cellulare, pronti a scrivere la qualunque. E così anche una acconciatura sfoggiata in un sabato sera qualunque, diventa un caso. Ecco che Selvaggia Lucarelli non abbia sfoggiato il suo migliore look lo abbiamo pensato forse in molti, ma da qui a sentire la necessità di insultare ce ne passa. Ed è proprio la cosa che oggi la giornalista ha fatto notare dalla sua pagina instagram.

Le parole di Selvaggia Lucarelli dopo il “caso capelli”

“Ieri sera avevo una pettinatura che ha scatenato un certo numero di commenti gentili e altri critici, con sfumature che andavano da “non mi piaci” a “sembri un travestito”. (usare l’espressione “travestito” per insultare va sempre di moda) Ora, io non sono di quelle che fanno una tragedia ad ogni piccola o gigantesca valanga di critiche/insulti/merda (dovrei aggiornarvi quotidianamente), figuriamoci poi se il tema è una pettinatura o un vestito. L’integralismo del “non si commenta il look altrui” non mi ha mai convinta. Se poi parliamo di personaggi esposti, in contesti di spettacolo e intrattenimento, non puoi togliere il gusto di una battuta su un trucco o un accessorio” ha scritto la giornalista che poi ha continuato: “ Figuriamoci se non è consentito dire che sembro una a cui è caduto il phon nella vasca.

E poi il vero nocciolo della questione: “ Fatta questa necessaria premessa, vi invito però a riflettere su un esercizio che dovremmo fare sempre e cioè non tanto interrogarci sui toni con cui diciamo che un vestito sta male o una pettinatura non ci piace (questo è scontato), ma sulla necessità di contestualizzare il vostro commento. Prima di entrare nella pagina di qualcuno e dirgli “fai schifo” o “sei orribile” o anche “stai male”, vi consiglio di dare un’occhiata al contesto, perché tra l’essere un commentatore ed essere branco la differenza è sottile. Ci sono già centinaia di persone che stanno deridendo, infierendo, criticando con i vostri stessi argomenti (o non argomenti)?”.

E per concludere: “ Avete qualcosa da aggiungere o è solo uno sputo, un sasso, una risatina in più? Ecco, chiedervi come ci si sente se una persona ti dice “sei un cesso” o se duecento persone ti dicono “sei un cesso” può essere un buon esercizio, sempre. Chiedersi se il vostro “sei oscena” si mimetizza in una pioggerellina o fa parte di una grandinata è un allenamento che la prossima volta potrebbe proteggere non tanto me che ho un sacco di strumenti per difendermi, ma chi quegli strumenti non li ha.
Tutto qui. Detto ciò, non cerco il consenso facile su un’opinione, figuriamoci sui capelli.
Ora peró vado a pettinarmi.

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