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Bianca Balti: “Quando tocchi il fondo puoi farla finita o risalire”

A Vanity Fair Bianca Balti confessa tutta la sua fragilità, le relazioni tossiche, gli uomini sbagliati, abusi, violenze ma oggi è rinata

Bianca Balti Vanity fair

Bianca Balti aveva toccato il fondo, più volte ci siamo chiesti come fosse possibile che lei così famosa, indipendente e bella potesse essere così fragile. Si è raccontata più volte ed è stata la sua rinascita, il modo per iniziare; questa volta Bianca Balti confida tutto a Vanity Fair. La modella italiana dice basta, lo dice a grandi lettere, ha toccato il fondo e se le opzioni a quel punto sono due lei non ha mai pensato di farla finita ma ha fatto in modo di risalire. Un passato di violenze, abusi da cui si è esce soprattutto se si condivide e la Balti continua a farlo, a parlare delle relazioni tossiche, del non amore ma della dipendenza da un uomo, un compagno, anche per avere un figlio. E’ anche per questo che ha congelato i suoi ovociti, per sentirsi libera di diventare madre di nuovo se un giorno lo vorrà, da sola. Non sa nemmeno se li utilizzerà mai ma anche quel gesto le ha dato forza, un altro modo per risalire.

Bianca Balti si innamorava sempre dell’uomo sbagliato

“Possibile che incontrassi solo st***zi? Era un caso? Quando ho capito che il comune denominatore degli stronzi ero io, mi sono chiesta che cosa potessi fare per non accettare quello che non mi andava bene” racconta a Vanity Fair. Era caduta più volte, si era rialzata, adesso Bianca rinasce ed è libera, determinata: “Il primo passo per uscire da una relazione tossica è stato dirlo ad alta voce. Prima a mia figlia Matilde, poi alle mie follower sui social”.

Un’intervista che spiega nel profondo il perché ha congelato ovociti e leggendola non c’è dubbio, ha fatto bene. “Ho raccontato e spiegato anche la scelta di fare congelare gli ovociti, un gesto simbolico. Non lo so se lo farò questo figlio, se incontrerò un uomo che mi farà venire voglia di farlo, se vorrò farlo da sola”. E’ stata una scelta importante ma che si lega alle parole che confessa: “Chi è in una relazione tossica e non la interrompe perché desidera diventare genitore è vittima di un ulteriore ricatto, quello per cui la maternità dipende dalla relazione”. Non vuole più cadere in quel ricatto, non vuole essere fragile ma per quanto possibile aiutare le altre donne che hanno toccato o stanno toccando il fondo come è successo a lei.

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