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L’addio di Alba Parietti al padre: “Come faccio, non ci sei più davvero papà?”

Le parole di Alba Parietti per il padre, il dolore iniziato da quando ha intuito cosa era successo

ALBA PARIETTI padre

L’otto agosto è un giorno che Alba Parietti non potrà mai dimenticare, era il 1997 ma lo ricorda come fosse ieri, è il giorno in cui è morto suo padre. La Parietti ricorda che era in vacanza in Sardegna, bussarono alla sua porta, la avvertivano che c’era la madre al telefono. Correndo giù per le scale sentiva il presagio di una terribile notizia. “3 parole spezzano per sempre il mio cuore: papà è morto”. Alba Parietti pubblica le foto di suo padre, ricorda quei giorni, la sua reazione, la paura di non riuscire ad andare avanti senza di lui. Oggi e da sempre sa che è stato suo padre a insegnarle tanto e lo racconta nel suo lungo post che è un nuovo addio ma questa volta anche la rivelazione che collega lui al suo amore di oggi.

Alba Parietti ricorda il giorno in cui è morto suo padre

“Era l’otto agosto del1997 , ero in Sardegna. Mi bussano alla porta “signora al telefono sua madre“ . Corro giù come un presagio 3 parole spezzano per sempre il mio cuore “ papà e morto”.  Come sempre, quando soffro o gioisco , ammutolisco , mi paralizzo , il gelo , la confusione fredda che mi fa agire come un automa. Mi organizzo per partire e cerco di prendere atto. Ma come faccio? Non ci sei più davvero papà?!” scrive sui social.
“Eri la persona che più mi amava al mondo e io dipendevo dal tuo giudizio severo e dolce , dal tuo sguardo dal tuo amore che mi protetto , le tue parole , i tuoi ideali che ancora oggi sono il faro della mia esistenza – Alba Parietti prosegue – Tu mi hai insegnato che il coraggio sconfigge la paura , che bisogna lottare per i propri principi, mi hai insegnato che nessuno potrà mai calpestare la mia dignità, mi hai insegnato ad essere individualista , autonoma e soprattutto a essere libera. Mi hai insegnato ad amare e rispettare il prossimo cominciando da me stessa. Sei stato la quercia sotto la quale riposare , il mentore di chiunque , amici , famigliari avesse il privilegio di crescere con te. Mi hai insegnato che l’istruzione la realizzazione personale, il lavoro e’ un diritto prima che un dovere”.

Poi include nella mancanza e negli insegnamenti l’amore per Fabio Adami, il suo attuale compagno. “Mi hai insegnato ad amare il prossimo come me stessa ma mai più di me stessa. Anche se tu papà mi amavi più di te stesso. E oggi ritrovo gli stessi occhi premurosi e protettivi nello sguardo di chi mi ama e penso che quello sguardo ti appartiene e ci appartiene. Ti adoro papà. Ora e sempre”.

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