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Francesca Fagnani: “Mia madre si ammalò gravemente e mio padre tornò da lei”

I genitori di Francesca Faganani erano separati ma quando sua madre si ammalò il padre tornò a casa

Francesca Fagnani genitori

Francesca Fagnani in copertina per Vanity Fair racconta del rapporto con la madre, della malattia, della separazione dei genitori, di tanto altro, anche dell’amore che le sembra impossibile possa essere per sempre. Francesca Fagnani da bambina era “Faccia d’angelo” così la chiamava la sua mamma, consapevole che il suo aspetto fosse il contrario della sua immagine, furba e dolce. La madre è morta per un tumore ai polmoni e nell’intervista a Vanity Fair c’è molto del suo passato, del suo dolore da bambina, della vergogna a 10 anni di dover dire che i suoi genitori erano separati. Ha invece poi visto quanto il legame che c’era tra la made e il padre fosse più forte anche dell’addio. Non dice tutto di sua madre, le sembrerebbe un tradimento, non racconta tutto di lei perché oggi non c’è più. Un’ammirazione che va oltre l’affetto madre e figlia, perché ha visto cosa ha fatto per lei dopo la separazione.

Francesca Fagnani: “Dalla stanza da letto mia madre chiamava solo lui”

“Però di una cosa voglio parlare: dopo la separazione da mio padre, episodio che la fece molto soffrire, lei si ammalò gravemente e lui tornò a vivere con lei, per assisterla, 24 ore su 24 fino alla fine”. Aveva un tumore ai polmoni e suo padre era tornato a casa da lei per assisterla, curarla.

“Commovente, perché lei cercava solo lui. Dalla stanza da letto, chiamava solo lui. Avevo dieci anni quando si separarono e a scuola mi vergognavo un po’ dell’accaduto. Ma lei, con la sua generosità, riuscì a stabilire un rapporto con lui tale che non c’erano problemi di weekend, di chi stava con chi o per quanto tempo. Ho sempre sperato che mi lasciasse in eredità quella forza di carattere”.
Sente di somigliare molto a sua madre, si impressiona perché le somiglia anche nelle cose che non sopportava, oggi le ritrova tutte identiche nei suoi modi di fare.

“La cosa più sciocca? Non la reggevo quando si ostinava a prendere il caffè solo se c’era anche il piattino. Oggi se mi fanno prendere il caffè senza piattino faccio una scenata. E poi ci sono cose più serie: ha vissuto fatti personali molto forti e ha avuto la capacità di reagire”.

Per la Fagnani è difficile pensare che si possa desiderare la stessa persona per anni, addirittura per sempre. Si chiede come si fa e risponde a se stessa: “Quando l’amore va bene cade, si trasforma. Quando va male ci si lascia subito o ci si lascia dopo”.

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