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Sara Tommasi: come sta oggi dopo la malattia?

Su Diva e Donna le nuove foto di Sara Tommasi, la nuova vita dopo la malattia con l'uomo che l'ama davvero

sara Tommasi diva donna

E’ una vita del tutto diversa quella di oggi di Sara Tommasi, diversa da quando era giovanissima in tv ma soprattutto diversa da quei terribili anni prima che imparasse a lottare contro la sua malattia. E’ tra le pagine di Diva e Donna che Sara Tommasi questa settimana racconta la sua nuova vita, come sta oggi. Gli anni vissuti nell’inferno li ricordiamo tutti, lei li ha lasciati dietro le spalle, con il passato confida che ha chiuso e ha vinto la malattia, perché quello è stato il suo grande problema. Oggi è felice accanto ad Antonio Orso, lui ha dimostrato di essere davvero il compagno giusto per Sara Tommasi, il marito giusto. 

Come sta Sara Tommasi oggi dopo la malattia

Dipendenze, scandali e film che non avrebbe mai voluto fare ma Sara Tommasi sa bene che c’è chi si è approfittato della sua fragilità. Oggi è tutto diverso, gran parte dell’anno vive con il suo agente, l’uomo della sua vita, a Sharm el Sheikh sulle rive del Mar Rosso. A Diva e Donna ha spiegato che lì è rinata, che presto si risposeranno, in spiaggia. 

Sara Tommasi soffre di disturbo bipolare. E’ Antonio Orso a raccontare che sono molte le ragazze che scrivono a lui e a Sara chiedendo aiuto perché hanno la stessa malattia. Spesso sono anche i genitori a chiedere loro aiuto. “Ci scrivono molte ragazze, che come te hanno il disturbo bipolare o genitori di ragazzi che ne soffrono, per chiederti come hai fatto a uscirne”.

La storia d’amore tra Sara Tommasi e Antonio Orso

>>>>> Le foto del matrimonio di Sara Tommasi e Antonio Orso

Tra il 2009 e il 2018 il periodo più brutto per Sara Tommasi, poi l’incontro con suo marito e nel 2023 la vera rinascita in Egitto. Si sono trasferiti lì per lavoro, due anni fa: “Ci siamo innamorati di questo posto. Io avevo dei risparmi, mi mantengo anche grazie a degli investimenti immobiliari, lui il suo lavoro di manager dello spettacolo lo può fare anche via computer da qui. Così molti mesi all’anno li passiamo qui…”.

Io mi sono innamorato del suo sguardo, fragile ma nello stesso tempo pieno di energia. Avrebbe potuto compiere anche gesti estremi per quello che aveva vissuto, invece voleva farcela. Per la prima volta nella mia vita sono riuscito, grazie a lei, anche a piangere, senza vergognarmene. Ma da solo non potevo aiutarla e allora l’ho convinta a tornare dal suo psicoterapeuta. E quando ha iniziato a stare bene è stata lei ad aiutare me”. Una storia a lieto fine per Sara e Antonio. 

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