Programmi TV

Max Bertolani a Storie Italiane su Pamela Prati: “C’è un burattinaio”

Anche Max Bertolani a Storie Italiane commenta quello che è successo a Pamela Prati e a quanto pare non le crede

Tra i protagonisti della puntata di Storie Italiane in onda oggi 27 maggio 2019, anche Max Bertolani, ex fidanzato di Pamela Prati. L’uomo, dall’inizio di questa vicenda, ha provato a mettersi in contatto con la sua ex per capire se in qualche modo potesse essere di aiuto. Ma a quanto pare la Prati, come Max ha raccontato anche in altre occasioni, non prese benissimo i suoi interventi in tv anche perchè non aveva visto i video in prima persona ma si era fidata di quello che le era stato riferito. E anche per questo, quando lei e Max Bertolani si erano sentiti per telefono, avevano discusso. Oggi Max si è fatto una sua personale idea di quello che è successo e non riesce a credere che ci siano persone che per 10 anni abbiano creduto di essere sposate con una persona che non hanno mai visto. Chiamato a commentare poi anche la confessione di Pamela Prati, dopo le ultime vicende a Verissimo, Max dice anche la sua in merito.

IL COMMENTO DI MAX BERTOLANI EX FIDANZATO DI PAMELA PRATI

Dopo aver quindi ascoltato le parole dell’avvocato di Pamela Prati, l’ex fidanzato della show girl ha provato a trarre le sue conclusioni.

Secondo me c’è un burattinaio, si perchè c’è una mente troppo diabolica…Io non credo che queste cose…Per me ci deve essere un burattinaio che muove i fili in questa situazione…Ci deve essere per forza una persona che tiene i fili. Io non ritengo all’altezza quelle tre persone di gestire una situazione simile . Non penso siano capaci di poter escogitare tutto questo” queste le parole di Max che è convinto della sua idea.

LEGGI QUI LE PAROLE DELL’AVVOCATO DI PAMELA PRATI A STORIE ITALIANE

L’uomo ribadisce anche che non può essere concepibile il fatto che per 8 mesi o per 9 anni ci si possa credere fidanzati di una persona che non si è mai vista. E non è concepibile che dopo aver scoperto che si è stati presi in giro, non ci si rivolga alla polizia postale per capire quello che è successo, per capire chi fosse la persona con la quale si stesse parlando.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.