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Loredana Bertè violentata a 16 anni, a Verissimo racconta le botte e il terrore

Violentata a 16 anni Loredana Bertè parla a Verissimo di quell'uomo e della denuncia non fatta

Loredana Bertè a Verissimo ha confidato che a 16 anni è stata violentata; conosciamo gran parte della sua storia, della sua vita piena di gioie ma soprattutto di dolori immensi. Silvia Toffanin l’ha ascoltata sconvolta, stava parlando del suo primo amore, della storia d’amore tra Loredana Bertè e Adriano Panatta. Lei lo ricorda sempre con dolcezza, racconta della loro passione, del colpo di fulmine, di un anno meraviglioso, poi è finita ma è stato importante perché era il primo amore, quello arrivato dopo una violenza subita a 16 anni. E’ chiaro ogni singolo messaggio della Bertè, parla di Panatta e di quel colpo di fulmine: “Appena l’ho visto ho pensato è mio e lui la stessa cosa. E’ il primo perché sai che io sono stata violentata a 16 anni” ed è così che lascia Silvia Toffanin senza parole.

LOREDANA BERTE’ IL SUO MESSAGGIO ALLE DONNE CHE SUBISCONO VIOLENZA

E’ forte oggi Loredana e ricorda quel giorno ma senza aggiungere emozioni, come fosse accaduta a un’altra donna. La sua vera intenzione è quella di aiutare le altre donne attraverso le sue parole, è quella di dire di non commettere il suo stesso errore.

Era in giro per l’Italia con Don Lurio e con le altre ragazze per le serate e c’era un uomo che le mandava sempre fiori, ogni sera. Le sue amiche le dicevano che era innamorato cotto. “Ero l’unica vergine del gruppo…”. Una sera dopo un mese accettò di andare a prendere qualcosa da bere con lui ma la portò in un appartamento, “lo scannatoio”. Ed è qui che dice alle ragazze che devono stare molto attente.

“Sento che chiudeva la porta con il lucchetto e mi sono terrorizzata” ha cercato di fuggire ma lui l’ha riempita di botte e poi l’ha violentata. “Sono riuscita ad uscire con tutti i vestiti strappati. Un taxi si è fermato, stavo svenendo, mi ha portato in ospedale”. Lo sapevano solo le sue amiche, Loredana non l’ha mai detto ad altri, non ha mai denunciato quel mostro. Se l’avesse raccontato anche sua madre l’avrebbe picchiata. “L’ho tenuto per me, non ho potuto denunciare ma è stato uno sbaglio. Al primo schiaffo bisogna denunciare!”.

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