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Fabio Canino, la vita è cambiata dopo la morte dei genitori

A Verissimo Fabio Canino racconta die suoi genitori, della malattia, di quando sono andati via, di come hanno reagito alla sua verità

Fabio Canino ospite nello studio di Verissimo racconta dei suoi genitori, della sua famiglia, della vita di oggi, di quanto sia cambiata quando la madre e il padre sono morti. Silvia Toffanin chiede al suo ospite se ha mai detto ai suoi genitori il bene che voleva loro. “Detto così pratico non l’ho detto o almeno non quanto uno lo dovrebbe dire. Io poi specialmente quando nell’ultimo periodo non stavano bene dovevo alleggerire il clima, fare le battute e fare il solito Fabio. Dovevo fare finta che niente fosse cambiato”. La mamma aveva avuto un ictus ed era sulla sedia a rotelle, continuava a fare il figlio, facendole credere che avesse ancora bisogno di tanto da parte sua, era il suo modo per farla sentire sempre importante. 

LA MORTE DEI GENITORI DI FABIO CANINO E LA REAZIONE ALLA SUA OMOSESSUALITA’


Quando sono andati via entrambi non si è trovato pronto: “Anche se avessero 200 anni sono i tuoi genitori. Ho dovuto fare i conti da solo perché puoi avere anche 200 persone ma sei solo e ho voluto fermarmi e cercare una calma. Mi sono reso conto che la vita era cambiata perché io non essendomi fatto una famiglia il mio riferimento era la mia famiglia di origine. Il testimone passava a me e non era semplice”.

Ricorda quando si ammalò sua madre, stava facendo tanta televisione e ha voluto fermarsi per dedicarsi a loro, per stare a Firenze più tempo. Ha voluto perdere tante occasioni di lavoro per stare con loro, per restituire quello che loro gli avevano dato.
A 18 anni parlò apertamente ai suoi genitori della sua omosessualità: “Li chiamai… li metto a sedere… mia madre non respirava…” gli disse di un fiato che era gay e aveva paura della reazione ma sua madre tirò un sospiro di sollievo, aveva paura della droga o di altro e serena disse di andare a pranzo, era tutto così normale. 

Canino ha anche un consiglio per chi è vittima di bullismo: “Alzare la testa è sempre la miglior cosa, essere se stessi fino in fondo, tenere duro aiuta”, certo non tutte le situazioni sono uguali, non sempre è semplice. 

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