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La morte della figlia di Edoardo Vianello: “Non c’era speranza, ho desiderato non soffrisse”

Edoardo Vianello ospite a Oggi è un altro giorno ha parlato della morte della figlia Susanna

Edoardo Vianello non parla mai della morte di sua figlia, Susanna Vianello, ma a Oggi è un altro giorno ha accettato di affrontare l’argomento. Annunciato da Serena Bortone, hanno parlato del grande dolore che Vianello ha definito una catastrofe nella sua vita. Era l’unica figlia, nata dal matrimonio con Wilma Goich, era l’unica persona dopo sua moglie con cui poteva parlare di tutto, a cui confidava tutto, era sua figlia ed è morta prima che lui potesse provare dolore per quello che stava accadendo. Edoardo Vianello ha evitato a lungo di parlarne, ha custodito la sofferenza per la scomparsa di sua figlia. “Non te la puoi prendere con qualcuno ma quando mi hanno detto che era irreversibile ho desiderato che non soffrisse. Quando non c’è speranza diventa un calvario inutile e mi avrebbe dato ancora più dolore vederla soffrire e ho pensato che se doveva succedere era a meglio prima” ha confidato spiegando che Susanna non si è resa conto, che era partita con la voglia di lottare: “E quando è crollata ho pensato che era doloroso per lei tirarla avanti”.

EDOARDO VIANELLO A OGGI E’ UN ALTRO GIORNO 

Vianello ha confidato che quando ha parlato con i medici gli hanno detto che Susanna aveva al massimo 24 ore di vita, qualunque cosa le avrebbero fatto non sarebbe andata oltre. “Non credevo fosse arrivata già… Non ho fatto in tempo ad avere il dolore per l’evento che stava per succedere”.


Susanna Vianello è morto lo scorso anno: “Il momento più triste della mia vita, inaspettato perché era giovane, non aveva dato nessun segno, una cosa indescrivibile e io ho cercato di tenere dentro il mio dolore che era così forte”. Pensa sempre a sua figlia, ogni giorno. Spesso gli capita di pensare di chiamarla al telefono e poi si rende conto che non c’è più. La vede seduta sempre lì sul divano di casa sua dove insieme guardavano ogni settimana le partite della Roma e Susanna finiva sempre con l’addormentarsi.

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