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Modelle troppo magre, da Storie Italiane finalmente inizia la battaglia

E’ da Storie Italiane che inizia la battaglia per non vedere più modelle così magre in passerella

E’ dallo studio di Storie Italiane che Eleonora Daniele richiama l’attenzione sulle modelle troppo magre che abbiamo visto sfilare sulle ultime passerelle, quelle che sono passate sotto gli occhi di tutti. Tania Zamparo, Miss Italia nel 2000, è in collegamento, ha sofferto di anoressia. In studio ci sono anche Elisa D’Ospina, lei è sempre stata più forte, e Cristiana, la figlia di Little Tony, che più volte ha raccontato dei problemi che ha avuto con l’alimentazione. E’ Selvaggia Lucarelli che sui social ha tentato ancora una volta di richiamare l’attenzione su quei corpi così magri che continuano purtroppo ad essere scelti dagli stilisti. La Daniele desidera portare avanti questa battaglia tutti insieme, a nessuno piacciono quelle modelle che magari sono costrette ad avere delle misure assurde. La taglia 36 non doveva più sfilare e invece sembra sia di nuovo lì tra gli abiti. Non c’è nessuna legge che lo impedisce, che tuteli le modelle, le donne. Ma più di tutto è il messaggio che passa che resta sempre il vero incubo.

La moda dovrebbe esaltare la femminilità e invece elimina l’identità femminile?

Chi controlla gli stilisti, la moda, le taglie delle modelle? Nessuno! Elisa D’Ospina denuncia che quando c’è da fare rumore non c’è nessun gran nome che si fa avanti con lei. Le nuove generazioni cercano la perfezione in tutto, gli adolescenti che osservano questi modelli sono in grado di intuire che la non perfezione è la vera bellezza?

“Le stesse direttrici di riviste che fanno speciali sull’anoressia sono lì in prima fila ad applaudire” è questo il risultato.

Si calcola l’indice di massa corporea e se si scende sotto si va ben oltre la magrezza e ci sono tutta una serie di sofferenze, di problemi. E’ anche questo il tema che bisogna affrontare perché dalla passerella arrivano gli esempi e potrebbe arrivare altro.

Cristiana ripete che l’anoressia è una malattia dell’anima. “E’ una malattia che affonda le sue radici nella sofferenza, nella solitudine, il pensiero del cibo diventa poi un pensiero costante tutti i giorni”. Erano bellissime le modelle degli anni ’80-’90 perché non si fa più riferimento a loro? Gli abiti sulle modelle con le forme non hanno le pieghe giuste? Ma noi non siamo stampelle!

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