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Nino D’Angelo commosso ricorda la madre morta troppo presto

La madre di Nino D'Angelo è andata via troppo presto e solo 11 mesi dopo anche suo padre, fu l'inizio della depressione

nino d'angelo madre

La mamma di Nino D’Angelo è andata via troppo presto, mamma Emilia aveva solo 58 anni ed è morta per un ictus. Nino D’Angelo non ha avuto nemmeno il tempo di dirle di non lasciarlo, di non andare via. “Tutti i giorni penso a mia madre, lei è ancora la mia forza e quando ho bisogno di qualcosa mando un bacio in cielo”. Un attimo prima era un periodo perfetto per il cantante, il successo e ogni desiderio realizzato. Undici mesi dopo è morto anche il padre. A Oggi è un altro giorno Nino D’Angelo confessa: “Per me inizia un periodo buio, ho conosciuto la depressione, ero andato sotto al mondo, non avevo niente, non mi curavo di me, non mi curavo dei miei figli, della mia famiglia, mi sono sempre più chiuso in me. La depressione sembra non passi mai ma bisogna crederci e andare dai medici e non ascoltare chi ti dice che non è niente”.

L’amore di Nino D’angelo per la moglie Annamaria

Ad aiutarlo è stata soprattutto sua moglie; Nino D’Angelo si commuove parlando di lei, che è la sua vita. “Io faccio poche interviste così perché non riesco a reggerle, voi brave mi scavate dentro ma è anche importante farlo”. A Oggi è un altro giorno si è raccontato dall’infanzia a oggi, dalla povertà al successo restando sempre così umile, sempre pronto ad emozionarsi.

Sua moglie l’ha conosciuta quando aveva solo 11 anni e mezzo, era una bambina ma ha subito pensato che sarebbe stata la donna della sua vita, ed è stato l’unico amore, un dono, per sempre. Racconta anche dell’incidente in cui Annamaria rischiò la vita nella fabbrica di jeans dove lavorava. Nino D’Angelo riuscì a salvare solo lei. Ogni ricordo è per lui un’emozione immensa, anche gli omaggi della sua Napoli, i premi importanti ricevuti dopo tanti anni di musica popolare, l’orgoglio di sua madre nel sentirlo cantare, la convinzione di suo padre che il merito non contava perché loro erano poveri e non avevano alcuna raccomdazione.

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