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Il bullismo per Tiziano Ferro era una cosa normale, pensava di meritarlo

Tiziano Ferro ha sempre subito bullismo ma poi ha capito come si trattano i bulli e cosa hanno in comune, tutti

Tiziano ferro bullismo

A Verissimo Tiziano Ferro racconta del bullismo subito per anni, nel suo passato non ricorda un giorno senza le prese in giro: “Il bullismo erano una cosa normale – prova a spiegare ciò che può sembrare assurdo – io ero sovrappeso ed ero del tutto fuori da ogni giro”. Sa che le persone della sua generazione comprenderanno le sue parole: “Non ricordo una situazione senza bullismo e non ricordo niente senza le prese in giro, per cui ti abitui”. E’ da lì che nasce tutto, era normale per Tiziano Ferro ma era dolore, un dolore che si è portato dietro fino al successo, fino a quando si sentiva dire che era bravo, che era bello, per lui tutto così impossibile. “Impari che siccome tu sei troppo sensibile, troppo grasso o qualunque cosa sia o perché non sei uno che non va forte con le ragazze o altro te le meriti queste cose e a quel punto ho capito di essere difettato e uno così merita di essere messo al centro dell’attenzione per queste cose”.

Tiziano Ferro a Verissimo: “I bulli hanno tutti una cosa in comune”

“I bulli hanno tutti una cosa un comune, sono tutti dei vigliacchi e se tu ti tiri indietro e non dai loro attenzione appena togli loro quello non esistono più” e Tiziano Ferro lo sa bene.

Tutte le persone che mi hanno fatto bullismo l’hanno fatto sempre a debita distanza da me” alcune di quelle persone le ha riviste ma lui non ha fatto niente, non ha detto niente: “Perché è la cosa peggiore che puoi fare a un bullo”.

“Dicevo che ero felice, ero molto grato e sentivo quella gratitudine come qualcosa che spingeva il mio cervello e il cuore verso quest’obbligo morale di esserci e non lamentarmi, non potevo neanche dire come stavo – Tiziano Ferro racconta quando è arrivato il successo – Sapevo che era una cosa che non capitava a tutti e mi sentivo inadeguato. Fisicamente arrivavo da un periodo diverso perché sono stato emarginato tutta l’adolescenza, perché sfigato e grasso… Poi faccio canzoni, divento popolare, cosa strana per me, in più sei un cantante pop, giovane e cominciano a dirti che sei bello e bravo e non riuscivo a crederci, io mi sentivo fuori luogo. Adesso posso dire che non l’ho vissuta bene ma all’epoca avrei detto che era tutto bello e tutto ok”.

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