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Tutto il dolore di Fabio Basile per la morte di suo fratello: “Non sappiamo ancora come sia successo”

Un dolore troppo grande che Fabio Basile e tutta la sua famiglia provano per la prematura morte di Michael. Suo fratello aveva solo 32 anni

fabio basile verissimo

Nella puntata di Verissimo del 2 dicembre 2022, Fabio Basile è stato ospite di Silvia Toffanin. Il campione, è molto provato, a un anno di distanza dalla morte del suo giovanissimo fratello, per quello che è successo. La famiglia di Fabio non ha parlato molto di quanto accaduto ma oggi il judoka prova a spiegare il dramma che tutti loro stanno vivendo, e non solo per la prematura perdita , ma anche perchè ancora, a distanza di tutto questo tempo, non sanno che cosa sia realmente successo a Michael, che aveva solo 32 anni quando si è spento. “Bisogna per forza rialzarsi” ha detto Fabio Basile che con il suo drammatico racconto ha commosso Silvia Toffanin ma anche il pubblico a casa.

La drammatica morte del fratello di Fabio Basile

Fabio Basile ricorda suo fratello

La conduttrice ha raccontato della scelta forzata di Michael di smettere con il judo e del suo periodo complicato. Ha preso strade sbagliate e Fabio ricorda che purtroppo, tutto è iniziato con un infortunio a 18 anni e da lì, qualcosa si è spezzato.

Il judoka racconta: Ha fatto errori, li facciamo tutti. Errori che lo hanno portato a cambiare. Ma è sempre stato una persona buona, un pezzo di pane. Io ho cercato in tutti i modi di tirarlo fuori, ma lui mi diceva ‘Tu non sei qua’. Era vero, io ero in giro per il mondo. Era complicato, è vero. I miei genitori sono sempre stati forti ma quando entri in certi giri è difficile risalire. Lui però ce l’ha fatta a risalire”.

Nel toccante racconto di Fabio, anche una rivelazione drammatica. La famiglia Basile ancora non conosce le cause della morte di Michael. Lo spiega il campione italiano oggi a Verissimo: Noi ancora non sappiamo cosa sia successo, è passato un anno. Io penso che il suo cuore si sia fermato. Era stanco, non so come spiegare… Non si sa niente. Quando lo saprò darò un sospiro di sollievo. Adesso voglio portare quegli occhi sul gradino più alto del podio in una competizione di judo. L’ho promesso e lo farò, sono certo che sarà orgoglioso di me e festeggerà”.

Con il pensiero rivolto al futuro commenta: Devi trasformare il dolore in benzina. Se esiste un altro mondo, l’unico modo per rendere fiero mio fratello e la mia famiglia è quello di rialzarmi e vincere le mie battaglie. Sia nel judo sia nella vita.”

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