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Carlotta Bertotti parla della malattia, è l’intervista più difficile a La volta buona

Per la prima volta Carlotta Bertotti parla della malattia, dei problemi che non può nascondere, quella è l'ombra più scura

Carlotta bertotti malattia

Carlotta Bertotti per la prima volta racconta davvero tutto, parla della malattia. E’ la splendida modella e influencer che ha metà del suo viso ricoperto da una macchia. Ne ha già parlato in passato, Carlotta Bertotti però questa volta a La volta buona va oltre e confida che scrivere il suo libro è stato terribile, perché rivela della malattia.

Ha dovuto scavare tra le emozioni del passato e quella sveglia che ogni mattina prima di andare a scuola suonava ore prima perché doveva truccarsi per coprire quella macchia sul viso. E’ stata sua nonna la prima persona che l’ha capita. Carlotta Bertotti ricorda quel giorno in profumeria, la prima volta che la nonna l’ha portata nel negozio per comprarle quello che le serviva ma dietro c’è molto altro.

La malattia

Il cuore batte forte, lo racconta per la prima volta, la malattia da dove è iniziato tutto. Era piccola quando ha scoperto tutto, aveva 12 anni quando hanno scoperto la malattia dopo la macchia.

Carlotta bertotti macchia
Carlotta Bertotti la malattia

Adesso la sua maschera non pesa più come prima ma a 19 anni la malattia è tornata, ha subito un altro intervento ma forse ha commesso un errore, dopo pochi giorni non è rimasta ferma e a riposo ma ha voluto sentirsi attiva. Da lì il primo episodio di epilessia, un altro problema da superare. Per questo la macchia sul viso non è più un problema e non è più da nascondere, dietro c’è molto altro.

Io penso che parlare di malattia all’interno della nostra società sia quasi un tabù, ti senti in difetto. E’ la mia ombra più scura e io mi vergognavo tantissimo delle conseguenze che ho subito ed è la prima volta che lo dico. La malattia si chiama meningioma, l’ho avuta a 12 anni ed è una condizione, è una forma tumorale benigna che si sviluppa in testa e la mia era arrivata a un punto così tanto grande che andava a comprimere delle aree che non doveva comprimere. Le conseguenze nel post operatorio le sconto tutt’oggi nel senso che a casa molto probabilmente vedranno una particolarità sul mio volto che non è la macchia ma è una emiparesi dell’atto sinistro. Poi io dopo l’intervento non camminavo, a 12 anni non camminavo e ho dovuto reimparare tutto quello che adesso è quotidiano.

Un punto di riferimento che non ha avuto

C’è sempre stata sua nonna ma confida che le è mancato altro, un altro punto di riferimento importante oltre sua nonna. Oggi però ha Alessandro accanto, il fidanzato che merita di avere, un uomo che la ama. 

La prima truccatrice 

Vulnerabilità e fragilità, la prima truccatrice di Carlotta è stata Emanuela. C’è una sorpresa per l’ospite di Caterina Balivo a La volta buona, un video messaggio per lei. E’ Emanuela che la ringrazia di quello che le ha regalato anni fa, che ricorda le ore passate davanti allo specchio con lei per trovare il trucco giusto per coprire la macchia.

Un trucco pesante per una ragazzina ma non c’era altro modo per coprire la metà del suo viso che la faceva soffrire. Carlotta Bertotti ha avuto bisogno di anni psicoterapia, non era facile accettare di vedersi diversa dalle altre bambine, dalle altre ragazze, ma oggi ha spiegato che c’era altro che nascondeva.

>> A 8 anni ha iniziato a truccarsi

Un amore tossico

Bambolina e fidanzata perfetta, è così che si sentiva perché quando ha iniziato a togliere il trucco ha invece iniziato ad indossare un’altra maschera, quella della ragazza perfetta. Ha iniziato ad avere problemi alimentari, episodi bulimici. Accanto a Carlotta prima c’era un lui così insicuro da dirle cose brutte, frasi brutte. Ha accettato frasi che le facevano male, tradimenti, ha accettato un amore tossico. Tutto perché non si sentiva all’altezza ma oggi è libera, felice, bellissima. 

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