Programmi TV

Aldo Grasso demolisce anche Diaco: “pessimo”

Aldo Grasso demolisce anche BellaMa' e Diaco: ecco le sue stilettate dal Corriere della sera

aldo grasso bellama

Ad Aldo Grasso quello che va in onda nel pomeriggio di Rai 2, proprio non piace. E ne ha davvero per tutti. Oggi sul Corriere della sera punta il dito, o meglio la penna, contro Pierluigi Diaco e il suo BellaMa’. Non ha tutti i torti criticando aspramente il programma di rai 2, del resto, se ne parla solo per le pessime uscite del conduttore o dei suoi ospiti e mai per i contenuti. Basterebbe pensare a quanto successo nell’ultima settimana tra Diaco e Valeria Marini…

Tempi bui per Rai2. Forse sta attraversando il momento più inglorioso della sua storia e non si sa a chi dare la colpa, da quando non esistono più i direttori di rete” ha scritto oggi Aldo Grasso sul Corriere.

Aldo Grasso demolisce anche BellaMa’ e Diaco

Scrive Aldo Grasso: “Purtroppo, in tv non si può parlare di un programma senza accennare al suo conduttore. A differenza di un libro o di un film, il conduttore è il programma: è lui che lo incarna. E se parlo di Pierluigi Diaco non parlo della persona, che non conosco, parlo del personaggio, di ciò che appare, di ciò che rappresenta, del suo stile di conduzione. Che è pessimo“.

Al critici, del programma di Rai 2, non piace proprio nulla. Definisce BellaMa‘, un’accozzaglia di tutti i luoghi comuni della tv di risulta: il solo fatto di mettere a confronto i cosiddetti boomer con la cosiffatta Generazione Z è una cosa che mette i brividi per insulsaggineinsipienza e dilettantismo“.

Aldo Grasso non fa sconti: “Il conduttore spoglia sistematicamente la trasmissione di tutti gli elementi che abbiano un minimo di spessore, naviga sulla superficie con l’aria del profeta disarmato, ma in realtà si comporta da padroncino, ammantato di un insopportabile moralismo“.

Le accuse del critico televisivo nei confronti di Diaco sono davvero molto dure, lo definisce anche un Paolo Limiti che non ce l’ha fatta, con al differenza che il conduttore, faceva dei programmi di spessore. E sottolinea che il “collega” aveva delle competenze. “Il problema, però, non riguarda i singoli conduttori, il problema vero sono quei dirigenti Rai che si occupano dei programmi, che non intervengono a migliorarli, che forse non sanno come si fa una proposta degna del servizio pubblico” ha concluso Aldo Grasso stroncando in tutto e per tutto Diaco.

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