Alessandro Greco si sfoga: “avrei potuto dare di più, subito ingiustizie”
In una intervista al Corriere della sera, Alessandro Greco parla della sua carriera e racconta di aver subito delle ingiustizie
Da due stagioni conduce il programma di punta del mattino estivo di Rai 1, Uno Mattina Estate, Alessandro Greco ha ritrovato quella continuità che nel tempo, come lui stesso ricorda nell’intervista di oggi sul Corriere della sera, gli è mancata. Analizzando la sua lunga carriera si è reso conto che avrebbe potuto dare e fare di più ma ci sono stati dei momenti non facili. Ne parla senza troppo giri di parole, con la consapevolezza che forse, qualcosa è successo, qualcosa che ha cambiato spesso le carte in tavola. Parla anche di ingiustizie il conduttore, che è comunque felice di tutto quello che ha fatto fino a oggi.
Alessandro Greco: una carriera tra alti e bassi
Nell’intervista al Corriere della sera, Alessandro Greco, parlando della sua carriera, spiega: “Il libero professionismo è fatto di alti e bassi. Spesso sono stato chiamato per togliere delle castagne dal fuoco, come quando mi sono ritrovato a condurre la finale di Castrocaro, qualche anno fa, su Rai1: un concorso che inevitabilmente è calato negli anni, eppure abbiamo vinto la serata. Lo stesso è successo quando ho presentato gli 80 anni di Miss Italia: oltre quattro ore nell’era del politically correct.”
E ancora: “ Se sei un conduttore la continuità conta, un utilizzo a macchia di leopardo è difficile da gestire. Cerco però di lasciare il segno ogni volta. Ma per rispondere alla domanda, sì, penso che avrei potuto dare di più e anche che ho subito alcune ingiustizie“.
Facendo un esempio di quello che gli è successo, Alessandro Greco ha raccontato: “Ci sono stati dei programmi che mi sono stati spiegati, proposti e che poi o non si sono fatti o sono andati in onda condotti da altri. A volte ci sono delle relazioni che vanno oltre quello che dovrebbe essere il normale andamento della meritocrazia“.
Il conduttore spiega anche che a qualcuno, ha dato anche fastidio il suo rapporto con Beatrice Bocci, diventata poi sua moglie. “Quando ci siamo innamorati certi valori non erano stati ancora riscoperti e noi siamo stati descritti come due integralisti, scontati, noiosi… Ma eravamo semplicemente due ragazzi innamorati che avevano deciso di mettere su famiglia“.
Il racconto di Alessandro Greco: “ Quando ho conosciuto Beatrice, Alessandra, nostra figlia, aveva già 5 anni: io ho deciso di esserci anche per lei. “Povero Greco, è rimbambito”, mi dicevano. Ma io ero innamorato e se ami abbracci tutto il mondo dell’altro, anche le difficoltà di dover fare il padre nel rispetto di un padre esistente. Ho avuto tutti gli oneri ma poco onore. Ma alla fine l’amore ha prevalso, il bene vince sempre (insieme hanno avuto anche un secondo figlio, ndr) e mia figlia da tempo mi chiama babbo. Agli inizi della nostra storia, però, sono state inventate anche leggende metropolitane per screditarci“.