Famiglie d’Italia non torna a settembre 2025: cosa non ha funzionato
Non è stata confermata la seconda stagione per Famiglie d'Italia: proviamo a capire che cosa non ha funzionato
Per tutta l’estate sono andate in onda le repliche di Famiglie d’Italia e devo dire che a differenza di quanto successo in inverno, quando L’Eredità e altri programmi calamitano l’attenzione, ho più volte seguito il programma di Flavio Insinna in onda su La7, anche per comprendere che cosa funzionasse e che cosa no. Cairo ha deciso di non rinnovare la messa in onda del programma tanto che il conduttore ex volto Rai, tornerà proprio in quella che per anni è stata casa sua, nel ruolo di concorrente a Tale e quale show.
Tornando a Famiglie d’Italia, seguendo diverse puntate, ho cercato di comprendere, capitolo ascolti a parte ( la collocazione è complicata, lo sa bene anche Caterina Balivo che con Lingo fece la stessa fine di Insinna) cosa non funzionasse. Flavio Insinna non si discute nel suo ruolo di conduttore di quiz, anzi in questo format, era anche molto meno istituzionale del solito, con battuta pronta, a volte un po’ graffiante o pungente ma si sa, è il suo stile. Il problema dunque, sta tutto nel meccanismo di gioco di Famiglie d’Italia e ha un nome: la monotonia.
Famiglie d’Italia non è stato rinnovato: a settembre niente nuove puntate
Approfittando dunque dell’amaro sfogo arrivato in queste ore sui social di Flavio Insinna, che ha ringraziato tutte le persone che hanno lavorato al programma di La7 e tutti i concorrenti che hanno partecipato alla prima e almeno per ora, ultima edizione del programma, ho provato a capire che cosa non è piaciuto a me e quello che forse, non è piaciuto allo spettatore che ama i quiz in tv prima di cena.
Come dicevo qualche riga fa, alla fine ho tratto una sola conclusione. Il gioco è troppo prevedibile e a volte, prevale la noia. Se in alcune puntate alcuni componenti delle famiglie sono più simpatici e attirano l’attenzione, in altre invece, non riescono a entrare in empatia e dunque il programma diventa ancora più ripetitivo e noioso. Tutti i giochi sono uguali, fatta eccezione per la classifica musicale ma comunque, resta simile agli altri.
Il vero guizzo arriva sul finale quando i concorrenti di Famiglie d’Italia cercano di portare a casa il bottino che udite udite, è tutte le sere uguale. Al massimo, solo 10mila euro. Che abbiano conquistato la finalissima per il rotto della cuffia o che abbiano fatto una partita perfetta poco conta perchè sempre per 10mila euro giocheranno. E per quanto il gioco finale dei 20 e 25 secondi con le parole dei sondaggi da indovinare, possa essere simpatico e stuzzicante, non basta ad attirare l’attenzione del pubblico.
E gli ascolti non sono arrivati e non sarebbero migliorati neppure con una seconda stagione perchè di base, è il meccanismo di Famiglie d’Italia che è poco avvincente per la parte centrale e non può funzionare solo con gli ultimi 5 minuti. Peccato perchè se studiato in modo diverso, con altri giochi e un finale più accattivante anche dal punto di vista economico, avrebbe potuto dare forse maggiori soddisfazioni.