L’avvocato de Rensis da Storie italiane lancia delle bordate: “io non amo le risse”
Nell'ultima puntata di Storie Italiane l'avvocato De Rensis si complimenta con la padrona di casa e lancia frecciate verso altri
Ultima puntata di Storie Italiane in onda il 30 maggio 2025 e il tema iniziale per Eleonora Daniele ci porta a Garlasco. Si parla purtroppo delle minacce ricevute dall’avvocatessa Angela Taccia e su questo, prende anche la parola l’avvocato de Rensis, che commenta anche la relazione di cui tanto si parla in queste ore, secondo la quale Alberto Stasi non avrebbe un disturbo parafilico ma negli anni non avrebbe mai provato nessuna empatia nei confronti della famiglia di Chiara Poggi.
Su questo De Rensis, che già ieri si era scontrato con la dottoressa Bruzzone nel corso de La vita in diretta, ha deciso di rispondere, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe. Forse chi ha perso ieri la discussione con la criminologa su Rai 1, non ha colto i riferimenti fatti dal legale di Stasi ma chi aveva ascoltato anche il dibattito di ieri, li ha compresi tutti, anche se l’avvocato non ha fatto nomi. Grandi complimenti invece per Eleonora Daniele e per il suo modo di gestire un programma in cui tutti possono dire la loro senza guerre.
Da Storie Italiane le frecciate dell’avvocato de Rensis
“Dal momento che oggi salutate il vostro pubblico vi ringrazio, perchè nella vostra trasmissione mi è stato consentito di esprimere le opinioni pur nella contrapposizione con qualche opinionista, nell’educazione e nel garbo, che io amo, perchè io purtroppo non amo le risse e non mi esprimo, non perchè non ho il coraggio di farle ma perchè ritengo stupido farle” ha detto De Rensis nello studio di Storie Italiane.
“Ho ascoltato e ho letto da parte per fortuna solo di qualcuno che la relazione che ha consentito ad Alberto di accedere alla semilibertà avrebbe avuto delle conclusioni. Alberto Stasi non risulta affetto da alcuna psicopatologia. Ricordo a me stesso, dopo essermi consultato con esperti, che chi si occupa della mente umana non può effettuare diagnosi se non è parte in causa, pubblicamente intendo. Alberto ha sempre espresso rispetto ed empatia nei confronti della famiglia. Concludo questo intervento nel dirvi che voi avete interpretato perfettamente come si svolge un dialogo con contrapposizione, privilegiando le persone a casa, permettendo loro di no ascoltare urla o ammiccamenti e sorrisini ma di ascoltare le opinioni, questo è quello che si deve fare” ha aggiunto l’avvocato di Alberto Stasi.
Ricordando quanto si legge nelle parole dello psicologo: “la relazione si sofferma sulla possibile diagnosi di parafilia, ossia di ricerca del piacere sessuale attraverso modalità non convenzionali, ma conclude con l’affermare la sola presenza dei tratti di tale psicopatologia, in assenza dei requisiti che normalmente conducono alla diagnosi di vero e proprio disturbo parafilico“.
“Io non sono abituato alla rissa, anche quando mi arrabbio lo faccio nel rispetto degli altri, se un dibattito si svolge con toni che a me non piacciono io preferisco tacere. Sto parlando in generale” ha detto poi l’avvocato de Rensis a Storie Italiane. E’ chiaro che il nome non è stato fatto ma chi ha visto ieri la puntata de La vita in diretta non ha molti dubbi sui riferimenti fatti dal legale.