Reality e Talent

Il cantante mascherato e il giallo su Leone: tre VIP in studio e il tocco all’italiana dello show non piace al pubblico

Il cantante mascherato perde la sua vera anima dando troppo spazio a leone: questo tocco italiano non convince

Era davvero necessario portare ieri in studio tre VIP per parlare dell’identità di leone? Una mossa quella di Milly Carlucci, che il pubblico a casa non ha molto gradito. Ed effettivamente al momento sembra essere servita solo a una cosa: far durare di più la puntata de Il cantante mascherato in onda ieri 24 gennaio 2020, che si è conclusa senza il secondo svelamento.

IL CANTANTE MASCHERATO SEMIFINALE: IL GIALLO DI LEONE

Questa trovata tutta italiana di portare in studio i tre vip che secondo i giudici si nascondono sotto la maschera di Leone non è stata interessante per diversi aspetti. In primo luogo perchè non ha dimostrato nulla, per cui non ha aiutato nel gioco. Chiaramente Al Bano, Max Giusti e Pappalardo hanno negato di essere il leone e poi se ne sono andati molto prima dell’esibizione di leone, per cui uno di loro potrebbe essere tranquillamente il cantante mascherato. In secondo luogo si dà a una maschera più importanza dell’altra, ed essendo un programma in cui si vota sui social e anche a casa, non è giusto trattare un personaggio in modo diverso dagli altri.

Questo tocco italiano che Milly ha voluto dare al programma ha spezzato il ritmo, ha tolto suspence e non è davvero piaciuto a nessuno. Un peccato perchè davvero le altre edizioni del programma volano in alto e regalano momenti di grande spettacolo. Se pensiamo che ieri è stata Milly a dover chiedere al pubblico il famoso coretto del “giù la maschera” in occasione dello svelamento del Pavone, capiamo bene quanto in fondo non ci sia questa attesa, o non ci sia la capacità di crearla.

Non è un caso del resto se anche la maschera di Emanuela Aureli fosse stata sgamata dalla prima puntata. Ora può anche capitare eh, ad esempio nella versione inglese sin dalla prima puntata giudici e pubblico sono convinti che sotto la maschera di papera ci sia SKIN ma stiamo parlando appunto di Skin, con tutto il rispetto per i concorrenti italiani. Questa è un’altra pecca: purtroppo quando si sgama un po’ tutto dall’inizio, si perde poi la curiosità di vedere chi ci sia dietro le maschere. Al momento sono rimaste in gioco un Angelo che è certamente Valerio Scanu, un mastino che è quasi certamente Alessandro Greco, un coniglio che è sicuramente Teo Mammuccari e un mostro che un po’ per tutti è Fausto Leali. Insomma queste maschere non sono servite a tanto…

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