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Morbillo a rischio maggiori complicanze mortali, lo rivela uno studio

Un recente studio rivela che il morbillo porterebbe a rischi ben più gravi e frequenti del passato


Il morbillo può portare a complicanze mortali molto più frequentemente di quanto non lo si ritenesse fino ad oggi. Uno studio condotto dall’Università della California (Ucla) ha rivelato che le encefaliti croniche e letali dovute al morbillo sono più frequenti di quanto finora ritenuto. In particolare gli esperti hanno analizzato i dati riferiti ad una grande epidemia di morbillo avvenuta in California intorno al 1190. Fino ad oggi le considerazioni sulle conseguenze del morbillo si sono basate su uno studio tedesco secondo il quale nella fascia d’età sotto i 5 anni, solo un bambino su 1700 contagiati dal morbillo poteva contrarre un’encefalite progressiva cronica denominata Panencefalite subacuta sclerosante. Questa encefalite si può sviluppare 6-8 anni dopo l’infezione da morbillo e porta alla morte nell’arco dei 24-36 mesi successivi alla diagnosi. La nuova ricerca statunitense ha invece rilevato dei dati differenti. A quanto pare un bambino su 1387 contagiati, sotto i 5 anni, può contrarre questa encefalite. Il tasso sale a 1 su 600 per i bambini sotto i 12 mesi. Ma il morbillo oltre all’encefalite progressiva cronica può contrarre altre forme di encefaliti acute. James Cherry, ricercatore in malattie infettive in età pediatrica presso l’Università della California ha parlato di una “sorpresa spaventosa”.

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Pertanto secondo l’esperto l’esigenza di vaccinare tutti e creare immunità di gregge è fondamentale, soprattutto per proteggere “le persone più vulnerabili e quelle a maggior rischio complicanze”. Cherry ha anche lanciato un allarme ai genitori statunitensi. Per il ricercatore nessuno che non abbia avuto già due dosi di vaccino dovrebbe recarsi nei paesi dove il morbillo è endemico. E tra questi paesi troviamo Europa e Filippine. In Italia il morbillo così come la rosolia e la parotite sono ancora malattie endemiche. Il calo delle coperture vaccinali non è di certo un fattore a nostro vantaggio, infatti in questo modo aumentano le persone più vulnerabili, bambini inclusi. Il problema vaccini continua a ripresentarsi e gli esperti ancora una volta insistono sull’importanza delle vaccinazioni soprattutto per i bambini.



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