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La vera storia di Martia Basile: un romanzo storico potente

La vera storia di Martia Basile: la recensione di Filomena Procopio per Ultime Notizie Flash

Tra i romanzi storici pubblicati negli ultimi mesi, merita sicuramente particolare attenzione quello scritto da Maurizio Ponticello. Con il libro La vera storia di Martia Basile, il lettore viene catapultato sin dalla prima pagina del romanzo, in un’epoca lontana ma l’atmosfera che lo scrittore riesce a creare fa si che si possa quasi respirare la stessa aria che i protagonisti respiravano. La forza di questo romanzo, oltre che la trama avvincente, è anche la scrittura, capace di rievocare emozioni, sensazioni che ci riportano indietro nel tempo anche se poco conoscevamo di usi e costumi di quegli anni. La lettura de La vera storia di Martia Basile non risulta pesante neppure per chi non mastica molto il napoletano, la scelta stilistica dell’autore quindi non disturba, anzi. Alcune espressioni, se rese in italiano, non avrebbero lo stesso impatto che hanno invece nella lingua dei protagonisti. A rendere tutto ancora più travolgente è la consapevolezza che questa storia, è realmente esistita. Certo, di aggiunte Ponticello ne farà nel corso della sua narrazione ma servono per rendere intrigante e scorrevole questa storia che ti spinge a leggere una dietro l’altra le oltre 300 pagine di narrazione.

La vera storia di Martia Basile un romanzo storico potente

La storia di Martia Basile, raccontata da Maurizio Ponticello affinché le vicende della protagonista “non si spengano nel nulla comme na notte senza luna”, ci riporta indietro nel tempo, nella Napoli del XVI e del XVII secolo. Un viaggio tra gli usi e i costumi, tra i vizi, tra le dicerie, tra le regole, tra le maldicenze; ma è anche un viaggio che ci fa riflettere sul ruolo della donna in quegli anni e che mette una lente di ingrandimento sulla figura di Martia Basile, una sposa bambina che pagherà cara la decisione di suo padre di darla in moglie quando aveva solo 12 anni. Ma pagherà cara anche la voglia di conoscere il mondo, di fidarsi delle persone sbagliate e soprattutto del non esser stata in grado di dare un erede maschio a quel marito che non l’ha mai amata ma soprattutto rispettata.

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Alla prossima recensione

La vera storia di Martia Basile: la trama del libro

In una inconsueta Napoli, capitale del viceregno spagnolo a cavallo tra Cinquecento e Seicento, si compie un atroce delitto. Ne è vittima Martia Basile, una giovane donna, una sposa bambina che si scontra con l’aspra realtà dei suoi tempi fin dall’adolescenza, quando il padre la cede in moglie a un commerciante che traffica con la corte: don Muzio Guarnieri. Pian piano la ragazza inizierà a prendere coscienza di sé, ma la sua maturazione sarà compiuta soltanto dopo che lo stesso consorte avrà barattato con dei potenti il suo fisico avvenente. Nel frattempo, la donna è ammaliata da una comunità femminile che pratica sortilegi e l’aiuta a curarsi le ferite del corpo e dell’anima. Fra stregonerie, fughe rocambolesche e violenze, avrà inizio una nuova fase della vita di Martia la quale, riuscendo a sopravvivere a ogni angheria, troverà finalmente l’amore. Ma, proprio mentre a Roma finisce sul rogo Giordano Bruno, Martia viene incolpata di aver ucciso il marito, e nelle spaventose carceri della Vicaria subirà un processo esemplare in cui sarà coinvolto pure il Santo Officio che le imputerà di aver stretto un patto con il Diavolo in persona. Che fine farà la protagonista accusata di aver commesso un viricidio? E perché Martia, per tutto il Seicento, fu considerata un’eroina? E per quale motivo, poi, questa vicenda scabrosa fu invece censurata? 

Nel romanzo lo scrittore cerca di dare giustizia, per come può, e anche voce, a una donna che la storia voleva censurare e cancellare. Pochissimo infatti si sa di quello che portò alla condanna a morte di Martia. Ed è così che nella storia raccontata ne La vera storia di Martia Basile si mettono in evidenza i soprusi che le donne in quegli anni erano costrette a subire: dalle violenze sessuali a quelle psicologiche. Un romanzo, quello di Ponticello, ambientato si qualche secolo fa, ma attuale. Perchè la storia di Martia, potrebbe essere anche la storia di una donna di oggi, vittima di una società che si crede al passo con i tempi ma legata ancora a preconcetti e rituali che sono sicuramente diversi da quelli di un tempo, ma non meno crudeli.

Saremo anche nel 2021 ma di uomini che pensano solo a soddisfare i proprio bisogni, che riducono le donne a un oggetto, il mondo ne è pieno. Non è un caso il numero di femminicidi sempre in aumento di anno in anno. Saranno cambiati i tempi, i modi, ma quello che non cambia è la visione di possesso che contraddistingue una società ancora troppo maschilista.

Se amate la storia e l’antropologia e avete una grande passione per questo genere, La vera storia di Martia Basile è davvero il libro perfetto da leggere, e forse anche rileggere. Una seconda lettura infatti potrebbe offrivi ottimi spunti di riflessione.

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