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In Ferro, Tiziano tra luci e ombre spiega il senso della sua rinascita dopo l’oblio

La storia mai raccontata di Tiziano Ferro in Ferro il docu-film su Amazon Prime Video

Non ne aveva mai parlato prima e quando gli di diceva che nei suoi occhi c’era una luce nuova, forse perchè aveva finalmente trovato l’amore Tiziano Ferro sapeva che era una cosa vera ma solo a metà. Nessuno però avrebbe mai potuto immaginare che si Victor è stato fondamentale nella sua vita e lo sarà per sempre, ma che c’era anche molto altro. Non lo avremmo mai potuto immaginare perchè in quella vita fatta di oltre 18 anni di grandissimi successi, c’era un buco nero del quale Tiziano Ferro non ha mai voluto parlare. Le sue debolezze, le sue cicatrici, il suo dolore, ha tenuto tutto dentro, senza mostrarsi. Eppure in Ferro ci mostra che quella è una parte fondamentale della sua vita. Parliamo della dipendenza dell’alcol. Tiziano Ferro prima del lancio di Ferro su Amazon, il documentario nel quale si mette a nudo per la prima volta, ha raccontato qualcosa sulla sua dipendenza dall’alcol. Poche persone potevano realmente immaginare il dramma che ha vissuto: ha perso occasioni importanti, ha perso amici, ha perso attimi preziosi di vita che nessuno potrà mai ridargli. E ha perso forse la gioia di godersi i successi negli anni più intensi della sua vita.

Il docu-film Ferro è disponibile dal 6 novembre 2020 su Amazon Prime Video

Non si nasconde e spiega di tutte le volte in cui avrebbe voluto smettere, di tutte le volte in cui avrebbe voluto farla finita, non solo con la musica ma anche con quella vita in cui lui era e continuava a essere quel ragazzino disagiato, diverso, sfigato. I chili di troppo, il non sentirsi adeguato, il mancato coming out: tutte cose che lo hanno logorato nel corso degli anni. “Quando arrivavo a Parigi c’era il manager della mia casa discografica che mi aspettava in aeroporto e mi faceva cambiare per indossare vestiti che mi facessero sembrare più uomo” racconta nel documentario Tiziano Ferro.

LA RINASCITA ALLA FINE DI UN TUNNEL CHIAMATO ALCOLISMO

Oggi Tiziano è un uomo completamente diverso, con un sorriso che fa sorgere il sole nella vita di chi gli sta vicino. Si dedica tantissimo agli altri, non potrebbe farne a meno. A chi come lui ha avuto e ha problemi di dipendenza, in un paese, gli Stati Uniti, dove non vieni giudicato se hai bisogno degli alcolisti anonimi per riuscire a smettere di bere. Tra gli scaffali dei supermercati di Los Angeles ha ritrovato quella voglia di vivere che Victor gli dà ogni giorno.

Ma non avrebbe potuto mai essere quello che è oggi, con le sue debolezze si, ma anche con la ritrovata voglia di vivere e amare, se non si fosse liberato dalla sua grande dipendenza.

Era tutta una rovina ma evidentemente bisogna demolire prima della ricostruzione . Esiste un lieto fine, basta volerlo. Non importa come cadi, importa solo come ti rialzi. Se non fai nulla ricorderanno solo la caduta, se recuperi alla grande la cosa che più ricorderanno di te è come ti sei rialzato

Meno di due ore di documentario con un Tiziano Ferro che ricorda pochissimo del suo passato, dei successi, ma tanto di quel presente che ha voluto riscrivere con colori diversi. Via quel nero, quel grigio. Oggi c’è tanto altro: ci sono i colori della famiglia, degli amici, dell’amore, di un marito speciale. C’è una città che lo coccola senza assillarlo. C’è un nuovo cielo sotto il quale godersi i successi meritati di una vita che ha dato tanto e tolto tantissimo.

Oggi si accettano miracoli, perchè il miracolo più grande è stato quello di riuscire a cambiare. Non cancellare quello che è stato, perchè è dalle cicatrici che si filtra la vita. Ma ripensarci con la forza di chi si è rialzato e oggi sorride alla vita.

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