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Paolo Calissano: sconvolgono le parole del fratello

Anche il fratello di Paolo Calissano non crede all'ipotesi del suicidio e le sue dichiarazioni sconvolgono tutti

paolo calissano fratello

Il fratello di Paolo Calissano ha atteso quasi una settimana prima di parlare della morte dell’attore. Anche per lui Paolo non si è suicidato, è un’ipotesi che per Roberto Calissano non trova riscontro in quella che era la vita di suo fratello. La morte di Paolo Calissano, trovato privo di vita il 30 dicembre scorso nel suo appartamento a Roma, ha sconvolto tutti ma lo fanno anche le dichiarazioni che il fratello ha fatto al settimanale Oggi. Anche lui come Fabiola Palese pensa che Paolo abbia fatto un pasticcio con gli psicofarmaci ma pensa anche che in casa avesse troppe medicine. E’ vero che era depresso ma aveva anche tanti progetti, aveva lottato per rialzarsi. Sa bene che nel periodo di Natale per suo fratello e per le persone depresse è tutto più complicato ma il suicidio era ben lontano dai suoi pensieri.

Il fratello di Paolo Calissano: “Non doveva finire così”

Roberto Calissano aveva provato a chiamarlo anche la vigilia di Natale ma lui forse non aveva risposto. Lo zio lo aveva invitato a pranzo ma lui voleva restare da solo, soffriva molto. “Mio fratello non si è ucciso, ne sono sicuro. Stava male ma è un gesto che non avrebbe mai fatto”. Forse voleva solo non pensare durante le feste ma niente altro.

Il fratello punta il dito contro altri: “Non so se fosse seguito da un medico ma in casa c’erano troppi medicinali. La Procura indaga per omicidio colposo. Vorrei fosse chiarito chi glieli ha prescritti e chi glieli ha venduti”. Sarà l’autopsia già disposta dire la verità sulla sua morte.

Quando Calissano è stato trovato dalla fidanzata era morto già da due giorni. L’ipotesi al momento resta il suicidio ma nessuno ci crede o nessuno vuole credere a quei terribili attimi di vita di Paolo. “Mio fratello era un sognatore e un creativo. Da quando aveva capito che non lo volevano più come attore si era messo a lavorare come autore e sceneggiatore e ha scritto soggetti e copioni davvero molto belli. Era caduto in questo periodo nero dopo l’indifferenza mostrata dai produttori verso il suo lavoro da autore”.

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