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Valentino Tocco ha portato la bara di Maurizio Costanzo: “Stava svenendo dal dolore”

Il dolore di Valentino Tocco nel portare la bara di Maurizio Costanzo dopo 40 anni insieme

valentino tocco maurizio costanzo

Quante volte in passato abbiamo visto Valentino Tocco sul palco del Maurizio Costanzo Show; ieri l’abbiamo visto distrutto dal dolore portare la bara di Maurizio Costanzo. I meno giovani che hanno seguito i 40 anni del MCS lo ricordano benissimo, con la sua telecamera sulla spalla, la stessa spalla che ieri pomeriggio sorreggeva la bara del giornalista. Tra le persone più vicine dal punto di vista professionale e umano a Maurizio Costanzo c’è Valentino Tocco. Lui è stato il cameraman di Maurizio Costanzo e poi il regista dei suoi programmi. Hanno lavorato insieme per più di quarant’anni. A Mattino 5 Roberto Cenci ne vedere le immagini del funerale commuove tutti facendo notare che Valentino Tocco ha portato la bara di Costanzo e che si stava sentendo male.

Chi ha portato la bara di Maurizio Costanzo

In tanti ieri hanno notato una persona che non era del servizio funebre ma non tutti hanno riconosciuto subito Valentino. Roberto Cenci commosso ha confidato: “Una delle persone che portava la bara di Maurizio è stato Valentino Tocco che è stato operatore per più di trent’anni e poi è diventato suo regista: quando ha appoggiato la bara penso che stava svenendo dal dolore, l’ha vissuto come la perdita di un papà”.

E ai microfoni di Verissimo prima del funerale è stato proprio Valentino Tocco che ha voluto ricordare Maurizio raccontando un po’ della loro felicità nel lavorare insieme, perché per lui i 40 anni con Costanzo sono stati i più belli.

“Scusate ma io sono proprio sopraffatto dall’emozione, Maurizio non lo so, a parte la persona di una carineria e gentilezza… c’è una cosa di Maurizio la puntualità, lui era sempre puntuale. E poi ogni  volta che andavo con dei problemi era sempre pronto ad aiutarti o comunque a darti il consiglio giusto, a tirarti su di morale; se c’era bisogno trovava sempre la parola giusta per rimettere in moto tutta la macchina. Poi è la persona che io ho amato e che continuo ad amare” si commuove Valentino.

“Poi io ho avuto l’onore e il piacere di condividere con lui quarant’anni della mia vita e io sono felice perché lui era felice, eravamo felici. Stavo bene, non so che dire, non lo so perché vorrei dire tante cose ma non me vengono adesso sinceramente. L’insegnamento più importante che mi ha lasciato Maurizio ti insegnava a prendere la vita di sguincio, come diceva lui, a prenderla un po’ di sguincio,  tanto è vero che quando a volte c’erano i problemi era lui il primo a cercare di risolverli oppure mi ricordo lui sai che quando gli ascolti, che è una cosa il giorno dopo di un programma, e c’è la tensione… io mi ricordo che lui si rilassava alla sesta puntata quando finivamo. Magari se c’era qualche problema e andava meno bene era il momento che lo vedevi invece più sollevato o comunque ti incoraggiava a fare meglio. Questo era lui”.

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