Roberto Vecchioni dice addio a Ornella Vanoni ricordando cosa ha fatto per sua moglie
Roberto Vecchioni più di tutto raccontando di Ornella Vanoni ha un'esperienza di vita reale, tragica, dove lei è stata presente senza sosta
Come Roberto Vecchioni in tanti erano in chiesa per l’ultimo saluto a Ornella Vanoni. Oggi i funerali della grande artista, l’ultimo addio dove le parole di molti sono state l’ultimo abbraccio a lei ma Roberto Vecchioni hanno toccato il cuore.
Il cantautore nell’ultimo saluto ad Ornella ha parlato non solo dell’artista ma della donna che è stata, capace nel momento di grande sofferenza di dare alla moglie di Roberto Vecchioni tutto il sostegno possibile. Il professore si è riferito al tragico lutto che lui e sua moglie hanno dovuto vivere con la morte del figlio Arrigo
Il ricordo di Roberto Vecchioni commosso nell’addio a Ornella Vanoni
Una commozione diversa per Roberto Vecchioni che ha ricordato i giorni successivi alla morte del figlio e cosa ha fatto Ornella per loro:
“Ci sono diverse grandezze, nella grandezza di dare tutto quello che ho a te, lei era la più grande” e poi aggiunge:
“Io non l’ho mai vista risparmiarsi e non solo quando cantava e era per tutti, ma quando era uno per uno. Ho ricordato che nel dolore, soprattutto di mia moglie, nei momenti tristi, ogni sera telefonava e diceva. ‘io sono una che il dolore lo sopporta, quindi non ti preoccupare, dallo tutto a me, ci penso io’”.
Questa era più di tutto Ornella Vanoni, un’amica vera, presente e non con una sola telefonata ma capace di viverlo quel dolore, anche sulla sua pelle.
“E’ sempre stata di una dolcezza…ma poi no, qui bisognerebbe fare per lei un vocabolario di definizioni e aggettivi, perché si passa dalla dolcezza alla forza”.
Parole meravigliose quelle di Vecchioni per una collega che non c’è più, per una donna immensa che non c’è più, un’amica vera. Parole che ha detto subito dopo la notizia della sua morte e che ha ribadito oggi:
“Una donna che non mettevi mai sotto i piedi, mai. Ma che si faceva accarezzare in tutti i modi. Lei ha fatto l’amore con tutto il mondo. Io ho scritto che il mondo faceva foglie e fiori perché c’era lei. Era qualcosa di incantevole, come un mito del mondo antico”.
Non piange Vecchioni, ha cercato di non farlo nemmeno quando ha dovuto dire le prime parole per lei:
“Se penso a una donna che sia veramente donna penso a te… Non metterti in testa che io mi metto a piangere perché non crederò mai che tu non ci sia più. Tu non hai ieri e non hai domani, sei la donna più grande che abbia conosciuto nell’arte e sei l’immagine della libertà e della vita”.