Beppe Grillo condannato a 4 mesi per violazione di sigilli (video)

E' arrivata la condanna a 4 mesi di reclusione per Beppe Grillo, reo di aver violato i sigilli della baita Clarea a Chiomonte, in occasione di una manifestazione No Tav


Il giudice monocratico di Torino Elena Rocci ha deciso. Il leader del MoVimento 5 Stelle è stato condannato a 4 mesi di reclusione per violazione di sigilli. La stessa condanna è stata inflitta al carismatico leader del Movimento No Tav Alberto Perino.

La richiesta del ministero – I pm Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, contestando agli imputati di aver violato i sigilli della baita Clarea a Chiomonte, simbolo del movimento No Tav, hanno richiesto una condanna di 9 mesi di reclusione più un’ammenda di 200 euro. I due pm, nella requisitoria, avevano anche applicato la recidiva in riferimento a una precedente condanna per diffamazione. A fine sentenza però, il giudice monocratico ha deciso per una riduzione della pena a 4 mesi. Tuttavia, sono infuriate le polemiche.

Il fatto – Grillo, Perino e altre 19 persone sono stati processati per un episodio accaduto il 5 dicembre 2010. Il leader del MoVimento 5 Stelle era stato invitato dai No Tav alla baita che sarebbe dovuta divenire un punto di ritrovo dei manifestanti nonché un punto d’osservazione del cantiere. Tuttavia, la baita era stata costruita in maniera irregolare e per questo era stata posta sotto sequestro. Alcuni manifestanti, e tra loro Beppe Grillo, entrarono comunque nella costruzione. “Era un sigillo che non c’era, un sigillo inconsapevole”, ha dichiarato di recente il leader del MoVimento 5 Stelle. Ai tempi del fatto, Grillo improvvisò un breve comizio e si fece accompagnare all’interno della struttura nonostante l’avvertimento del comandante dei carabinieri della compagnia di Susa. Di fatti, le forze dell’ordine lo avevano informato che se avesse varcato la soglia della casetta avrebbe commesso un reato. Dopo qualche minuto Grillo uscì e, davanti alle telecamere, mimò di avere i polsi ammanettati. Ad oggi sono complessivamente undici le condanne inflitte dal tribunale di Torino, la più elevata a nove mesi nei confronti del leader antagonista Giorgio Rossetto. Dieci invece le assoluzioni.

Le dichiarazioni – “Una condanna così pesante – ha affermato Perino – per un reato del genere, è un caso unico in Italia. Esemplifica bene il clima di caccia alle streghe che si è creato”. “Aspettiamo i novanta giorni e vedremo se proporre appello – ha detto invece Enrico Grillo, legale nonché cugino di Beppe – , era preventivabile. Vediamo come la motiveranno”.

Le voci sul blog – “C’è condanna e condanna – commenta un utente del blog – per me quei quattro mesi per la rottura ‘di quei sigilli violati dal vento’ (come avrebbe cantato Modugno) sono una MEDAGLIA AL VALORE CIVILE. Perché non sempre la ‘giustizia’ coincide con la ‘legalità’ (il Mahatma Gandhi lo sapeva bene e pure Sandro Pertini lo sperimentò duramente). Grazie Beppe per il sostegno alla lotta No Tav della Val Susa. Solidarietà a Alberto Perino e al Movimento No Tav”.

Ecco l’appello di Grillo postato su Youtube sul canale “La Cosa”.

Se vuoi vedere invece cosa è successo alla baita CLICCA QUI



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