Attualità Italiana

Roma San Lorenzo, 60enne legato e picchiato da 4 banditi: è il proprietario del ristorante Il dito e la luna

A Roma, in zona San Lorenzo, un 60enne è stato legato e picchiato da 4 banditi: è il proprietario del ristorante Il dito e la luna


A Roma, in zona San Lorenzo, un ristoratore 60enne è stato legato e picchiato da 4 banditi. L’uomo è il proprietario del ristorante Il dito e la luna. Gli hanno intimato: “Apri la porta e tira fuori tutto!”. L’ordine perentorio è stato pronunciato da 4 banditi armati di pistole. Mezz’ora terribile quella che ha visto come sfortunato protagonista il 60enne Cosimo Grassadonia, titolare del ristorante Il Dito e la Luna nel quartiere San Lorenzo. Verso le tre di stanotte, l’uomo è stato aggredito mentre parcheggiava il fuoristrada nel giardino della sua villa a Marino, nei Castelli Romani.

San Lorenzo, cadavere trovato nei pressi del cimitero del Verano – LEGGI QUI

Cosimo – detto Mino – Grassadonia è stato spinto e malmenato. In seguito è stato legato e ancora picchiato. Aprì il ristorante Il dito e la luna 20 anni fa e nonostante gli ematomi ha scelto di non recarsi in ospedale per le cure di rito. I rapinatori, probabilmente provenienti dall’Europa dell’Est, sono usciti dai cespugli del giardino dell’abitazione. Il ristoratore è stato costretto a farli entrare nella sua villa. I 4 banditi gli hanno preso l’incasso della serata più orologi d’oro, argento e un piccola cassaforte.

Roma, trans trovato morto vicino la camera mortuaria dell’ospedale San Camillo: è giallo – LEGGI QUI

Il bottino si aggira sui 100mila euro. Tuttavia, la cassaforte è stata recuperata. I criminali si sono allontanati con la jeep della vittima e poi hanno preferito cambiare vettura per timore di essere rintracciati. Hanno lasciato la cassaforte poiché non sono riusciti a scassinarla.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.