I funerali di Elena: il dolore dei figli che la ringraziano per essere stata una mamma speciale
A Govone i funerali di Elena Ceste con il dolore dei suoi figli che le scrivono una lettera: è stata una mamma speciale, sarai per sempre un angelo
C’era tanta gente oggi a Govone. Tante persone raccolte in un silenzioso corteo che hanno accolto il feretro di Elena Ceste. Il 7 febbraio, a più di un anno dalla sua scomparsa, i suoi genitori possono dire per lei una preghiera, possono darle un ultimo saluto. I suoi figli in lacrime ma uniti come sempre la vegliano, stanno accanto a quella bara di legno chiaro che accoglie i suoi resti. Il corpo di Elena ha parlato, per quello che ha potuto. Ma più di lei hanno raccontato molto sulla sia vita le tante intercettazioni che i Carabinieri hanno raccolto in questi lunghi mesi. Ci hanno lasciato senza parole le frasi che Michele diceva a quei figli che oggi erano lì in lacrime a salutare la loro mamma per l’ultima volta. E ci hanno lasciato senza parole, ma non in senso negativo, le frasi di affetto che i figli di Elena, quattro ragazzi che non vedranno mai più la loro mamma, hanno voluto dire alla persona che li ha messi al mondo. “Sei stata una mamma speciale, riposa in pace perchè ci hai lasciato in buone mani” sono queste le parole dei figli di Elena che oggi la salutano per l’ultima volta con la consapevolezza che a ucciderla potrebbe esser stato il loro papà, lo stesso che preparava le torte la sera ma anche lo stesso che cercava di raddrizzare quella donna troppo libertina per i suoi canoni.
“Nessuno è più ricco di noi ad avere avuto un tesoro di mamma come te”. Lo ha detto dal pulpito della chiesa di Govone (Cuneo) la figlia più grande di Elena Ceste, durante i funerali della donna. La ragazzina, che frequenta la prima superiore, ha poi affidato allo zio Danilo la lettura di una lettera scritta con i tre fratelli più piccoli. “Cresceremo sapendo che ci hai lasciato in buone mani“, hanno scritto i ragazzi. Per i quattro figli della donna, la mamma è morta ma sarò sempre con loro. Un angelo al fianco del loro cammino, del loro percorso di vita che non sarà lo stesso ma che dovrà andare avanti.
Michele intanto resta in carcere mentre i suoi legali cercano di dimostrare che l’uomo non ha nulla a che fare con la morte di Elena.
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